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giovedì, Aprile 18, 2024

Strage di braccianti: controlli della Asl nelle aziende di Campomarino. Ipotesi lavoro regolare

CampomarinoStrage di braccianti: controlli della Asl nelle aziende di Campomarino. Ipotesi lavoro regolare

Sono tre, forse quattro le aziende agricole di Campomarino dove i braccianti africani lunedì avevano passato una giornata di lavoro nei campi prima del terribile incidente sulla Statale 16 in cui in 12 hanno perso la vita. Aziende in cui sono arrivati gli ispettori dell’Asl di Foggia, su ordine del procuratore di Foggia Ludovico Vaccaro che ha aperto due inchieste: una per accertare la dinamica del terribile incidente e una sul caporalato. E proprio per capire come venivano reclutati i braccianti di colore e se ci fosse qualche tipo di sfruttamento gli ispettori, già all’indomani dell’incidente, si sono presentati nelle aziende molisane. Lavoratori che a quanto pare erano assunti regolarmente e per chi conosce il territorio non si tratta certo di un’eccezione. I controlli nelle aziende e sui lavoratori stagionali qui sulla costa e in Basso Molise negli ultimi hanno sono stati intensificati e gli imprenditori non vogliono correre rischi inutili. Intanto anche la Coldiretti Molise interviene nell’acceso dibattito di questi giorni sostenendo “la necessità di un’azione di responsabilizzazione, dal campo allo scaffale, per garantire che dietro tutti gli alimenti in vendita, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una equa distribuzione del valore”. Secondo Coldiretti Molise, occorre “spezzare la catena dello sfruttamento che si alimenta dalle distorsioni lungo la filiera, dove i prodotti agricoli pagati sottocosto pochi centesimi spingono le imprese oneste a chiudere. Coldiretti poi ritiene fondamentale il lavoro di braccianti stranieri che contribuiscono al primato del Made in Italy. E proprio per i 12 braccianti morti lunedì, e per gli altri 4 deceduti due giorni prima in un incidente simile sempre in Puglia, è arrivato un segnale di solidarietà dalla Giunta della Regione Puglia guidata da Michele Emiliano che ha stanziato fondi per i funerali e per il rimpatrio delle salme.

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