Si svolgerà sabato 28 ottobre 2017 alle 10, nella Sala della Costituzione della Provincia di Campobasso in via Milano, il convegno “E se il Terzo diventasse il Primo?”. L’evento è organizzato dal Centro di Servizio per il Volontariato del Molise – Associazione TREe con il patrocinio della Regione Molise e della Provincia di Campobasso.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di fare il punto con alcuni tra massimi esperti sulle prospettive e le sfide dopo la riforma del terzo settore in un contesto in forte evoluzione. All’incontro prenderanno parte esponenti nazionali e regionali per offrire un contributo di esperienze e condividere un confronto per delineare possibili proposte e valorizzare anche le iniziative realizzate sul territorio regionale.
Il programma del convegno, moderato da Eugenio Astore, prevede, dopo i saluti istituzionali con la partecipazione del Presidente della Regione, Paolo Di Laura Frattura e della parlamentare, Laura Venittelli, gli interventi di:
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Alessandro Lombardi, direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali I principi generali del Codice del Terzo settore
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Edoardo Patriarca, parlamentare e componente della Commissione Affari sociali, presidente del Centro Nazionale per il Volontariato Prospettive e sfide dopo la riforma del terzo settore
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Lina Visentin, presidente del Comitato di Gestione Molise Quali cambiamenti in vista per il sistema del volontariato molisano con l’attuazione della riforma del terzo settore
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Michele Colavita, dirigente assessorato alle Politiche sociali della Regione Molise servizio promozione tutela sociali ufficio per le Politiche giovanili e per la gestione e valorizzazione del Servizio civile Il ruolo della Regione all’interno del nuovo quadro normativo disegnato dal Codice del terzo settore
Il punto della situazione
La legge delega 106/2016 per la ‘Riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale’, proponendo una revisione complessiva della regolamentazione delle forme organizzative che formano il terzo settore, ha una portata così ampia da poter essere letta da punti di vista assai diversi.
Inoltre, la nuova normativa ha una struttura unitaria e quindi le analisi riferite a una parte della legge – in particolare quella sull’impresa sociale – non possono prescindere da una lettura allargata dell’intero provvedimento, in particolare per quanto riguarda le innovazioni e le modifiche di carattere generale che esso introduce (e potrebbe introdurre, se il legislatore delegato saprà cogliere questa impostazione unitaria) e le possibili conseguenze sul posizionamento, le prospettive e le strategie delle diverse organizzazioni che formano il Terzo settore.
