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martedì, Aprile 30, 2024

Mozione di sfiducia: esito scontato, ma Frattura dovrebbe farsi da parte

AperturaMozione di sfiducia: esito scontato, ma Frattura dovrebbe farsi da parte

di GIOVANNI MINICOZZI

Sei righe sottoscritte dai consiglieri regionali di centrodestra Michele Iorio, Angela Fusco Perrella, Nicola Cavaliere e Giuseppe Sabusco che riportiamo testualmente: “Anche se con motivazioni più articolate e complesse che implicano il vulnus istituzionale dovuto ai comportamenti del Presidente della Regione Frattura (motivazioni che esporremo nel corso del dibattito in aula), firmiamo la mozione annunciata dal Movimento 5 stelle scaturita dalla sentenza del Tribunale di Bari”.

La decisione è stata assunta dal centrodestra che, da solo, non avrebbe le firme necessarie per consentire di affrontare la discussione in Consiglio regionale. Fin qui la nota inviata alla stampa dai 4 consiglieri regionali che, insieme a Patrizia Manzo e Antonio Federico, raggiungono e superano il numero di cinque, previsto dallo statuto, per discutere una mozione di sfiducia. Inoltre, con la possibile adesione dei quattro consiglieri del centrosinistra che da tempo hanno mollato Frattura, complessivamente potrebbero essere in dieci a votare la sfiducia e, con la prevedibile astensione del Governatore, il risultato finale sarebbe di parità, 19 a 10, ma la mozione non passerebbe, tranne il caso, al momento imprevedibile, che almeno un consigliere di maggioranza decidesse di cambiare posizione.

E’ da sottolineare però che i tre che fanno capo a Ulivo 2.0, ovvero Michele Petraroia, Massimiliano Scarabeo e Francesco Tortaro si incontreranno giovedì sera per decidere sul da farsi e che Vincenzo Niro ha già fatto sapere che non parteciperà alla votazione ritenendo che Paolo Frattura andrebbe denunciato per aver trascinato nella vicenda giudiziaria la Regione senza neanche informare l’aula di Palazzo D’Aimmo.

Infatti, nella seduta del 21 dicembre del 2015, la Giunta regionale, con delibera numero 713, decideva di far costituire la Regione Parte Civile nel procedimento penale di Bari. Alla luce dell’esito finale del processo, si è trattato sicuramente di una scelta scellerata anche per le conseguenze economiche e morali rimbalzate sul Consiglio regionale e sui molisani.

Una scelta che, da sola, però, giustificherebbe un voto di sfiducia all’operato di Paolo Frattura. Invece, al momento, si può solo prevedere un’animata discussione in aula e la bocciatura della mozione a meno che, con uno scatto di orgoglio, il Governatore decidesse di anticipare tutti e dimettersi imitando il suo collega della Valle d’Aosta che, per fatti similari ai suoi, si è dimesso il giorno prima che si discutesse la mozione.

Se fosse così sarebbe un miracolo che darebbe dignità a Paolo frattura e al Molise intero. Ma di miracoli in questi cinque anni, non ne abbiamo visto nemmeno uno.

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