Marocco e Tunisia ma anche i paesi dell’est europeo. Il fotovoltaico ‘nero’ sta conoscendo un vero e proprio boom: migliaia di pannelli solari rubati in Italia o altre zone e rivenduti altrove: quaranta euro per un pezzo del valore di almeno trecento.
Una rete internazionale scoperta dai Carabinieri di Lanciano che hanno condotto le indagini in tre regioni: Abruzzo, Puglia e la zona del Basso Molise. Sette le persone arrestate e trenta gli indagati a vario titolo con le accuse di furto aggravato e continuato e ricettazione con l’aggravante del crimine trans-nazionale.
Diversi i casi segnalati nell’area di Termoli e in altri centri: furti con scasso negli impianti presenti sul territorio ma anche di mezzi industriali e attrezzature. Centinaia di pannelli caricati su furgoni ma anche colpi sventati con la refurtiva recuperata dai Carabinieri per un valore di migliaia di euro.
Indagini lunghe e complesse fino a individuare la base operativa nella zona di San Severo e Torremaggiore. Il sistema di sicurezza che in Italia prevede un codice di riconoscimento per ogni singolo impianto era stato superato rivendendo i pannelli all’estero imbarcandoli al porto di Genova dopo averli imballati.
Una banda composta da romeni e marocchini con due basisti in Abruzzo sgominata dall’operazione dei Carabinieri. Le indagini continuano e non si escludono nuovi sviluppi.
