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martedì, Aprile 23, 2024

Abusi e sbafi in Molise: le vacanze super pagate dei Consiglieri regionali

AperturaAbusi e sbafi in Molise: le vacanze super pagate dei Consiglieri regionali

di PASQUALE DI BELLO

Proseguono senza sosta i pessimi esempi provenienti dalla classe politica molisana. L’ultimo, in ordine di tempo, è contenuto nella determina direttoriale n. 261 datata 6 settembre 2017 emanata dalla struttura facente capo Consiglio regionale del Molise. Il documento, in pratica, sancisce il diritto alle ferie pagate, anzi strapagate, dei consiglieri regionali. Ben 238mila euro per l’intero mese di agosto. Tecnicamente la posta in gioco porta il nome di “indennità di carica, di funzione e rimborso spese per l’esercizio del mandato”; praticamente si tratta dell’ennesimo, odioso, inaccettabile privilegio a benefici di una classe politica mediocre se non in larga parte miserrima.

Considerando che il Consiglio regionale è stato in buona parte chiuso durante tutto il mese di agosto e, di conseguenza, l’attività generale ferma, viene da chiedersi quali siano i meriti e le fatiche da attribuire a fronte di un lauto compenso. C’è da dire che la somma liquidata è una somma dovuta, regolarmente iscritta in bilancio, e fa parte degli oltre tre milioni di euro che servono a pagare ogni anno le indennità dei consiglieri regionali. Quello che stride, oltre alla enormità di un cifra sulla quale ormai le polemiche si protraggono da anni, è la tempestività con la quale l’amministrazione regionale liquida le spettanze della classe politica, solerzia alla quale corrisponde una lentezza elefantiaca nell’affrontare altri pagamenti e altre questioni.

Durante il mese di agosto le piaghe del Molise non si sono certo asciugate, perpetrandosi i drammi legati al mondo del lavoro, alla disoccupazione, alla cronica mancanza di risposte sul fronte delle crisi industriali. Proprio su questo versante, la riapertura dei lavori del Consiglio regionale, avvenuta il 4 settembre, è stata contrassegnata dall’ennesimo presidio dei lavoratori dell’ormai ex Zuccherificio del Molise, maestranze tenute ormai in campana con promesse vaghe e inconsistenti. Sta di fatto che ad un anno esatto dal picchetto organizzato dai lavoratori dinanzi ai cancelli dello Zuccherificio, non è ancora arrivata alcuna risposta concreta. Nonostante tutto, davanti a questa disperazione dilagante, la classe politica trova la sponda e il tempo per regalarsi un mese di riposo lautamente pagato. Anzi, strapagato, in barba a tutto e a tutti.

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