“Non si può riorganizzare la Federazione di Isernia del Partito Democratico senza coinvolgere tutte le forze in campo, lasciando fuori dal confronto quelle che nell’ultimo Congresso hanno ottenuto ampi consensi”. Con queste motivazioni la mozione Orlando ha preso le distanze dalla costituzione del direttorio della provincia di Isernia, ritenuto contrario allo statuto del Pd. Durante l’ultima riunione che si è tenuta a Venafro, il comitato molisano che fa riferimento al ministro della Giustizia, oltre a nominare il proprio direttivo, si è dissociato dalla politica messa in campo dal duo Fanelli-Frattura, non si riconoscendosi nei modi di fare del Segretario Regionale, né con la disastrosa politica portata avanti dal Governatore nel campo della sanità, del lavoro, dei giovani e del sociale, ha sottolineato il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo. Sulla stessa linea Ombretta Pollice, delegata molisana all’assemblea nazionale Pd, che a sua volta ha ribadito la necessità di prestare maggiore attenzione alla provincia di Isernia, sostanzialmente abbandonata e se stessa. E sempre sotto la scure dei tagli. Un caso emblematico della mancanza di attenzione al territorio è rappresentato dal Parco regionale dell’olivo. Le sue attività e potenzialità sono riconosciute ben oltre i confini regionali, ma non a casa propria, ha sottolineato Giuseppe Simeone, nella doppia vesta di componente dell’ente Parco e del direttivo orlandiano. A suo avviso le scelte fatte finora sono solo politiche. Chi è vicino alla maggioranza ottiene benefici, mentre gli altri sono tagliati fuori da tutto. “Questo i cittadini non possono più accettarlo”, ha detto. Come detto, il Comitato Orlando per il Molise ha nominato il proprio Direttivo. È composto da: Massimiliano Scarabeo, Giuseppe Simeone, Nicola Pettorossi, Laura Conte, Ombretta Pollice, Michele Di Giglio, Oreste Campopiano, Pino Libertucci e Antonio Iacovetti.
Mozione Orlando contro il “direttorio” Pd di Isernia: ci dissociamo dalle politiche di Fanelli e Frattura
