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martedì, Aprile 23, 2024

Assemblea del Pd, per ora niente primarie: tutto rinviato ai circoli. Ma la minoranza attacca: “Hanno avuto paura”

AperturaAssemblea del Pd, per ora niente primarie: tutto rinviato ai circoli. Ma la minoranza attacca: "Hanno avuto paura"

Per il Partito Democratico quello delle primarie non è (per ora) un argomento all’ordine del giorno. L’assemblea regionale ha respinto la proposta del senatore Roberto Ruta che chiedeva la consultazione pre-elettorale per la scelta del candidato presidente alle prossime elezioni. Sulla carta disponibilità e intenti – un siamo tutti d’accordo per le primarie ma non adesso – e un documento approvato a maggioranza presentato dalla segretaria Fanelli. Prevede da un lato di avviare una fase di ascolto e proposta politica in particolare coinvolgendo la base del Pd, a partire dai circoli, dagli alleati della coalizione di centrosinistra, dai cosiddetti corpi intermedi e dagli amministratori; dall’altro di chiedere un’assemblea programmatica al fine di valutare i risultati del governo regionale a partire dal programma di mandato ricevuto. Obiettivo: rafforzare il perimetro del centrosinistra in vista delle elezioni regionali del 2018 e promuovere ogni utile iniziativa in tale direzione, incluse le procedure di cui all’articolo 18 dello statuto nazionale del Partito Democratico. In una parola: primarie ma per ora non se ne parla, di fatto, l’uscente Paolo Frattura è il candidato della maggioranza del Pd ma le spaccature restano. La minoranza del partito e le altre formazioni, come il Movimento Democratico e Progressista, tranne Aldo Patriciello e i socialisti puntano e hanno chiesto primarie di coalizione. Proprio il gruppo minoritario con un documento di Roberto Ruta accusa la maggioranza capeggiata dalla segretaria Fanelli di avere avuto terrore delle primarie. Non è escluso che, in base a quanto previsto dallo statuto, se ci sarà un altro candidato con il trenta per cento dei componenti dell’assemblea o con la richiesta di circa 300 iscritti si andrà a imporre la consultazione pre-elettorale.

Tutto ancora da decifrare anche sul fronte delle possibili alleanze che si andranno a costituire. Intanto l’assemblea riunita al Macte di Termoli ha approvato un atto di indirizzo sulla nuova legge regionale che sarà posto all’attenzione del Consiglio.

Tra i punti chiave ci sono l’eliminazione del listino, niente voto disgiunto, parità di genere con la doppia preferenza e tre collegi con la novità di Termoli oltre a Isernia e Campobasso.

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