di ANNA MARIA DI MATTEO
A Campobasso il tema della sicurezza degli edifici scolastici ha assunto le caratteristiche della vera emergenza. Le scuole chiuse perché considerate non sicure sono numerose. Così il Comune, con il sostegno finanziario della Regione, tenta di correre ai ripari. A palazzo Vitale è stato sottoscritto l’accordo di programma che finanzia la realizzazione di quattro poli scolastici in altrettanti quartieri: quello del Cep, Vazzieri, la zona che comprende le scuole di via Crispi e via D’Amato, chiuse entrambe e via Roma. La somma a disposizione si aggira sui 20 milioni di euro. Secondo le intenzioni di Regione e Comune l’iter dovrebbe partire immediatamente. Anzi, il sindaco Battista spera che almeno uno dei quattro progetti possa vedere la luce già entro la fine dell’anno. Insomma si tenta di intervenire per affrontare una situazione divenuta difficile da gestire. Questo a Campobasso, per non parlare, poi, del resto del Molise, dove il problema della sicurezza degli edifici scolastici è altrettanto sentito. Ma anche in questo caso il governatore Frattura ha annunciato che le risorse ci sono e saranno in grado di soddisfare le esigenze del territorio. Intanto il primo passo è stato compiuto: si parte da Campobasso, dove, come ha ricordato il sindaco Battista sono state chiuse, nel corso degli anni, 17 scuole e dove attualmente centinaia di alunni sono costretti da mesi ai doppi turni nelle ore pomeridiane. Disagi che, secondo il Comune, finiranno presto: i bambini di via D’Amato entro fine mese dovrebbero andare nella nuova scuola di via Berlinguer, per quelli della don Milani sarebbe stata individuata una soluzione che nei prossimi giorni sarà comunicata alle famiglie.
