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giovedì, Aprile 25, 2024

Zuccherificio. Per ricollocare i lavoratori Frattura vuole riaprire il Centro commerciale “San Nicola”. Propaganda o speculazione?

AperturaZuccherificio. Per ricollocare i lavoratori Frattura vuole riaprire il Centro commerciale “San Nicola”. Propaganda o speculazione?

di PASQUALE DI BELLO

Nel corso di una conversazione, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha manifestato il proposito di riaprire il Centro commerciale “San Nicola” di Termoli, chiuso da tempo. La riapertura, nel disegno di Frattura, porterebbe tra le altre cose a riassorbire i lavoratori dello Zuccherificio del Molise. Propaganda elettorale, reali intenzioni o interessi di speculatori?

Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, non perde occasione per farci una raccomandazione: quella di cambiare “spacciatore”. Spacciatore di notizie, va precisato a scanso di equivoci. Secondo Frattura, talvolta, le notizie a nostra disposizione sarebbero destituite di fondamento. Il fatto che qui trattiamo, tuttavia, ha un fondamento a prova di tritolo poiché lo “spacciatore”, in questo caso, è proprio lui: Frattura. Ora, a meno che il presidente della Regione non voglia smentire se stesso (facile), rimangiarsi tutto (probabile) oppure proclamarsi a sua volta vittima di un ulteriore spaccio di notizie farlocche (non si sa mai), sarà difficile negare che la novità in questione, messa da lui stesso in circolazione, è di certo stupefacente. Per Frattura il futuro e la ricollocazione dei lavoratori dello Zuccherificio del Molise è legato alla riapertura del Centro commerciale “San Nicola” di Termoli, progetto che egli ha in animo di portare a compimento. Rispondendo ad una nostra domanda sul futuro dei lavoratori dell’ex stabilimento saccarifero, Frattura ci ha manifestato questo proposito a margine della conferenza stampa voluta dal presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, per il varo della “Carta dell’Acqua”. Se così andasse, e se si trattasse solo di questo, non potremmo che essere lieti di un simile scenario. Peccato che l’ipotesi di Frattura non regga sia al cospetto della logica che del mercato e lasci spazio a più di una domanda e a diverse perplessità. Si tratta, nella migliore dei casi, di effetti speciali, trovate propagandistiche che andranno crescendo man mano che si consumeranno i mesi che dal 2017 ci avvicineranno alla scadenza naturale delle elezioni regionali del 2018.

Viaggiando da Termoli verso Campobasso, proprio davanti a quello che oggi è il monumento più grande ai fallimenti regionali, lo Zuccherificio del Molise, si trovano le spoglie del Centro commerciale “San Nicola”, inaugurato tra grandi speranze a Natale del 2006 e chiuso a febbraio 2015. Decine di migliaia di metri quadrati di pura desolazione. La struttura, dopo un parziale successo iniziale legato alla novità, non ha mai realmente decollato. Priva di caratteristiche peculiari che potessero attirare e costruire una robusta clientela proveniente soprattutto dalla vicina Puglia e dall’Abruzzo, come si pensava potesse accadere, il Centro commerciale “San Nicola” ha invece finito per scontare la concorrenza di analoghe e ben rodate strutture presenti nella vicina Termoli. Chi ha avuto modo di visitare il Centro nei suoi ultimi mesi di vita, ricorderà i corridoi silenziosi, i locali vuoti e desolati, le luci spettrali che ne facevano un set ideale per un film di terrore.

Ora Frattura pensa di riaprirlo, ma con quale piano commerciale e, soprattutto, con chi? La struttura, a suo tempo aperta da una società di Bari, adesso appartiene ad un fondo arabo di investimento. Per il resto si sa ben poco. Soprattutto, quello che non si sa – lo ribadiamo – è chi sia disposto ad investire un pozzo di soldi in un pozzo che i soldi li ha già inghiottiti lasciando altri lavoratori in mezzo alla strada. Quella stessa strada dove adesso i dirimpettai, i lavoratori dell’ex Zuccherificio, aspettano risposte che forse non arriveranno mai. Il proposito di Frattura va seguito con attenzione, carico com’è di incognite. Ad esempio, sul piano giuridico, come verrebbero ricollocati i lavoratori dello Zuccherificio? Pensare che la Regione possa diventare socio di qualche ipotetico investitore, è un’ipotesi che non regge nemmeno sul piano della fantascienza. Allora bisogna tenere i riflettori accesi su questa prospettiva che potrebbe nascondere interessi al momento ignoti. Gli incolpevoli lavoratori dello Zuccherificio, potrebbero essere il Cavallo di Troia dentro alla cui pancia si andrebbe a nascondere una speculazione dalla proporzioni gigantesche della quale non sappiamo se il presidente Frattura si renda conto. Provate a pensare cosa possa significare per speculatori, nazionali e internazionali, tutta l’area dell’ex Centro San Nicola e quella dello Zuccherificio messe insieme. Di mezzo c’è solo una strada. Basta una rotonda a farla fuori e a trasformare l’intero sito in qualcosa che oggi è difficile immaginare ma a cui è doveroso guardare.

 

 

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