Non sono passati inosservati quei lunghi tubi che bucano il terreno e che da qualche giorno si vedono in azione in centro a Termoli. Si tratta di sonde che perforano il suolo e che permettono di capire cosa c’è sotto. Interventi preliminari alla realizzazione del progetto del tunnel che collegherà il porto al lungomare nord. I carotaggi, così si chiamano in gergo, vengono infatti effettuati nell’area che sarà interessata dagli scavi e lungo tutto il percorso del progetto. Dieci in tutto. Sono partiti da Pozzo Dolce e ora stanno proseguendo in piazza Sant’Antonio, dove ne sono stati effettuati già due, uno in prossimità del belvedere e l’altro di fronte alla galleria civica. I prossimi saranno effettuati vicino all’ingresso della galleria e poi sul lato opposto della strada. Qui i sondaggi arrivano fino a 35 metri di profondità. A coordinare i lavori c’è il presidente dell’ordine dei geologi d’Abruzzo Nicola Tullo secondo il quale finora non c’è stata alcuna sorpresa. Il terreno raccolto viene conservato in scatole catalogatrici dove può essere anche visionato in seguito.
Con i carotaggi sarà possibile ricostruire in 3D quello che c’è sotto le strade e i palazzi. Quelli di piazza Sant’Antonio insieme a quelli della torretta belvedere potrebbero essere i più interessanti dal punto di vista archeologico. Sotto la piazza infatti potrebbe esserci una necropoli di epoca romana. Se dai sondaggi la Soprintendenza troverà livelli di terreno interessanti allora potrà ordinare di fare ulteriori saggi, questa volta però con l’uso degli escavatori. Un eventuale ritrovamento secondo l’archeologa Annalisa D’Onofrio che segue gli scavi preliminari per conto della ditta De Francesco sarebbe un’occasione per valorizzare parti storiche della città, e non un intoppo per i lavori
