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domenica, Maggio 19, 2024

Isernia. Sicurezza, sfruttamento del lavoro nero e truffa: sette persone denunciate dai Carabinieri

AgnoneIsernia. Sicurezza, sfruttamento del lavoro nero e truffa: sette persone denunciate dai Carabinieri

carabinieri-controllo-cantieri-2Nell’ambito di un’attività finalizzata alla tutela della sicurezza suoi luoghi di lavoro, contro lo sfruttamento del lavoro nero, l’abusivismo edilizio e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico, reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia e personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, hanno passato al setaccio varie località della provincia particolarmente sensibili sotto il profilo ambientale. Tra Isernia e comuni limitrofi, sono stati sottoposti ad accertamenti cantieri edili ed altre attività imprenditoriali, nel corso dei quali cinque persone, titolari delle imprese, sono state denunciate a vario titolo, per l’inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e sulla regolarità occupazionale dei lavoratori. Si tratta di un 41enne di Isernia, un 45enne di Agnone, un 50enne di Macchiagodena, un 35enne di Venafro ed un 28enne di Pescolanciano. Quattro in tutto i lavoratori a nero segnalati. Inoltre, a Sesto Campano, i militari della locale Stazione, hanno denunciato due persone del luogo, un 40enne ed un 50enne, per abusivismo edilizio, in quanto in qualità di proprietari, stavano realizzando un fabbricato in assenza delle concessioni edilizie, in assenza della prescritta denuncia presso il servizio antisismico della Regione Molise, e in un luogo sottoposto a severi vincoli paesaggistici.
I Carabinieri della Stazione di Agnone, hanno denunciato alla competente Autorità Giudiziaria, un 40enne della provincia di Campobasso, con a carico numerosi precedenti di reato per furto in abitazione e truffa aggravata, in quanto avrebbe acquistato da un imprenditore agricolo del luogo una macchina agricola rotopressa, pagando con un assegno dell’importo di circa cinquemila euro rivelatosi essere falso. Il titolo in questione è stato sottoposto a sequestro dagli stessi Carabinieri, che ora stanno conducendo ulteriori indagini al fine di accertare se il 40enne sia coinvolto in altre vicende analoghe. I reati di cui per il momento dovrà rispondere sono quelli di truffa e falsità in titoli di credito.

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