Anche il mondo del teatro si mobilita per aiutare le popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto lo scorso 24 agosto.
Tante persone che quella notte, in pochi secondi, hanno perso tutto: la propria casa, il lavoro, ma soprattutto parenti e amici che non ce l’hanno fatta a sfuggire alla furia della terra.
Così, dopodomani, mercoledì 7 settembre, a Campobasso, ci sarà una serata all’insegna della solidarietà. Nel suggestivo scenario del Castello Monforte andrà in scena «Il Vajont di tutti, da Longarone a San Giuliano… Riflessi di speranza».
Una rappresentazione teatrale che ricostruisce in maniera approfondita la storia della diga del Vajont, dal primo progetto alla notte del disastro.
Era il 9 ottobre 1963, quando un intero paese, Longarone, fu spazzato via dal fango. Una frana, due chilometri lunga e profonda 200 metri, si staccò dal monte Toc finendo nel bacino artificiale del Vajont, provocando un’esondazione che non lasciò scampo a quasi duemila persone.
Tante le responsabilità umane chiamate in causa durante tre avvincenti ore di spettacolo.
L’appuntamento è alle 20:30.
L’incasso, ad offerta libera all’ingresso, sarà destinato alla ricostruzione del teatro di Amatrice.
Ospite della serata il giornalista Pino Ciociola, corrispondente per l’Avvenire nelle zone terremotate.
In caso di maltempo lo spettacolo si sposterà al teatro Savoia.
«Il Vajont di tutti» è una produzione dell’associazione culturale Ouverture. Autore, regista e protagonista Andrea Ortis.
patrizia testa
