Il compito è dell’asrem. Lo impone la legge, ma a Santo Stefano i cani sono tutti sterilizzati e di questo compito si occupano due veterinari, presenti tutti i giorni.
La responsabile della struttura rifugio, quella che in pratica gestisce la presenza dei cani dopo la prima sosta ambulatoriale degli animali, assicura che a Santo Stefano dopo anni di problemi le cose vanno molto meglio.
“Lavoriamo nel canile da oltre dieci anni – ha ricordato a Telemolise la veterinaria Vittoria Maio – e sulla nascita di un solo cucciolo qualche volontario pur di apparire e gestire situazioni di emergenza ha voluto manipolare notizie e farle apparire ciò che non è”.
In realtà, la dottoressa ritenuta erroneamente responsabile della nascita indesiderata di un cucciolo, è stata riassunta in servizio il primo agosto, mentre il cagnolino è nato il 30 luglio. Ma al di là dell’episodio, è opportuno sottolineare che la sterilizzazione dei cani è fondamentale per tenere sotto controllo il fenomeno del randagismo.
“Ne sarebbero nati tantissimi – ha ribadito Vittoria Maio – se in questi sette mesi non ci fossimo adoperati a sterilizzare tutte le cagne arrivate a Santo Stefano nel canile sanitario, presunte gravide o con gravidanza accertata. Un compito al quale è chiamata l’azienda sanitaria ma dal quale – ha precisato la responsabile – non ci siamo mai sottratti”.
Tra l’altro va sottolineato che nel caso venga accalappiata una cagna in gravidanza, per il primo periodo di presenza in canile non è possibile praticare la sterilizzazione per evitare che un eventuale proprietario si presenti a reclamarne il possesso”.
Dal primo agosto, tuttavia, la sterilizzazione è ripartita. E a Santo Stefano i cani ospitati, solo qualche tempo fa quasi 800, sono oggi poco più di 250. “La nostra prevenzione continua ogni giorno – ha concluso la responsabile del canile rifugio – per assicurare le migliori condizioni di vita ai nostri amici a quattro zampe”
