di ANNA MARIA DI MATTEO
La sanità pubblica molisana smontata, pezzo dopo pezzo, dal commissario ad acta Frattura, con rischi gravissimi per la salute dei cittadini.
Il trasferimento della Chirurgia vascolare dal Cardarelli alla Cattolica, a giudizio del senatore del nuovo centrodestra, Ulisse Di Giacomo, ne è la prova lampante. L’ultimo provvedimento, in ordine di tempo che spiana la strada ad una sanità sempre più privatizzata.
«Un sotterfugio degno di un prestigiatore – ha detto il senatore – Un’operazione che Frattura tenta di spacciare come integrazione pubblico-privato, un decreto farlocco, al di fuori dei Piani operativi e carico di gravi inadempienze».
Una situazione che dunque dal punto di vista della legittimità degli atti fa acqua da tutte le parti, a giudizio del parlamentare, mentre sul piano pratico mette a rischio la salute dei cittadini.
«In caso di urgenza il paziente dovrebbe prima recarsi al pronto soccorso di un ospedale pubblico, e da qui verrebbe trasferito alla Cattolica, visto che quest’ultima non dispone di un pronto soccorso, con grave ritardo nei tempi di intervento», ha spiegato Di Giacomo che ha anche smentito gli annunci fatti da Frattura sull’imminente sblocco del turn over per sopperire alle pesanti carenze di personale all’interno degli ospedali.
«Nulla di più falso – ha attaccato il senatore – Secondo la legge di stabilità 2016, il Molise, come le altre Regioni, può solo prorogare gli incarichi a tempo determinato per evitare il collasso completo del settore ed indire concorsi a tempo indeterminato a due condizioni: nella percentuale del 10% del personale attualmente in attività e con concorsi riservati al personale che abbia una anzianità di almeno tre anni. Quindi – ha concluso Di Giacomo – nessuna assunzione, ma solo qualche concorso interno».
Ancora una volta Frattura viene smentito nei fatti e smascherato, mentre tenta di nascondere un’operazione che sta gradualmente smantellando gli ospedali molisani.
