Sferzata di critiche dal consigliere del Nuovo Centro Destra Antonio Di Brino all’Amministrazione guidata da Angelo Sbrocca. A partire dal piano triennale delle opere pubbliche, passando per il progetto del tunnel e quindi sul depuratore del porto. Intanto sul piano da 60 milioni di euro, hanno osservato Christian Zaami e Rocco Fiorilli, gli interventi di maggiore rilevanza vengono programmati solo per il 2018 e tolte le opere principali le altre risorse destinate alla viabilità, alla manutenzione e all’urbanizzazione sono poche rispetto alla reale necessità. Sul tunnel invece che collegherà il porto al lungomare nord Di Brino ha espresso dubbi sulla legittimità dell’intervento e sulla evidente sproporzione tra quello che resterà al pubblico e quello che invece sarà di proprietà del privato.
Critiche sono state rivolte anche alla gestione dell’emergenza depuratore. Di Brino ha ricordato che l’impianto che si sta realizzando al Sinarca doveva essere già pronto nel 2014 e che c’era una penale di 500 euro al giorno per l’azienda per il ritardo sulla tabella di marcia. Penale che non è stata applicata. Il consigliere chiede poi che fine abbia fatto l’impianto di sollevamento di Rio Vivo, avviato quando era lui sindaco, e appaltato lo scorso ottobre e che avrebbe risolto almeno in parte il problema di gestione del depuratore del porto.
