di GIOVANNI DI TOTA
Un museo multimediale per raccontare una tragedia devastante: quella del terremoto del 31 ottobre del 2002. La struttura nasce a San Giuliano di Puglia, comune simbolo di quel dramma immane. L’annuncio lo ha dato il sindaco, Luigi Barbieri, il quale dopodomani inaugurerà il museo della memoria.
“Non ci saranno opere – ha spiegato il sindaco – ma un sistema multimediale che spiegherà tutti gli aspetti di un terremoto, fino alla simulazione sismica su edifici scolastici. Ci saranno anche i dati forniti in diretta dai tre sensori sismici installati a San Giuliano”. L’iniziativa – ha poi aggiunto Barbieri – arriva al termine della ricostruzione perché un popolo senza memoria è un popolo senza futuro.
Per non dimenticare, nel museo è istituita una sezione specifica dedicata alla Memoria, al sisma del 31 ottobre 2002 e all’esperienza della ricostruzione, per progettare edifici sostenibili e sicuri.
Quello di San Giuliano di Puglia sarà il primo centro culturale italiano che nasce per ricordare, prevenire e intervenire. Un progetto, ideato, voluto e patrocinato da cittadini, associazioni e istituzioni del territorio di San Giuliano di Puglia.
Nella zona attigua al paese che fu epicentro dl sisma che provocò il crollo della Jovine e la conseguente morte dei bambini, sono stati installati tre sensori sismici, due sotto edifici pubblici e un altro nello stesso posto dove sorgeva la scuola crollata. I tre sensori sono in grado di trasmettere immediatamente dati in tempo reale alla Centrale Operativa della Protezione Civile. Informazioni che arriveranno anche sulla terza piattaforma multimediale del Museo, le che potranno essere visti in tempo reale.
Sulla quarta piattaforma sarà possibile assistere a simulazioni sismiche su edifici scolastici e come risponderebbe in caso di terremoto una scuola costruita con sistemi tradizionali e una costruita con isolatori e tecniche anti sismiche. Con un touch screen gli studenti che visiteranno il museo, potranno dare vita al loro paesaggio da rispettare mentre con Maestro Terremoto impareranno a non avere paura del rischio sismico. Perché come spesso ripetono gli scienziati il terremoto di per sé non uccide, sono le strutture che non sono costruite secondo i criteri giusti
