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sabato, Aprile 20, 2024

Isernia. Formichelli: una donna e una professionista alla guida della città, è il momento di cambiare

AttualitàIsernia. Formichelli: una donna e una professionista alla guida della città, è il momento di cambiare
ajaxmail4di LUCIA LOZZI

Una donna prima di tutto, un punto di riferimento, un’amica, con tutta la determinazione, forza, e sensibilità che una donna può avere, un altro motivo di cambiamento che la città richiede, e da tempo. Così Rita Formichelli, candidata a Sindaco di Isernia, si presenta ai cittadini e, con le competenze che ha acquisto negli anni, e con questo spirito, vuole, con la preferenza degli stessi,  occupare la poltrona più alta del Comune di Isernia. Più alta ma non distante dagli stessi. Una carica di entusiasmo che trasmette nelle sue pacate interviste nelle quali sfida tutto e tutti pur di dimostrare ciò di cui è capace. Per una donna sembra essere tutto più difficile ma non si fa intimorire. La determinazione che la contraddistingue le fa affrontare tutti i temi . Al di là delle polemiche sul 5xmille e le infrastrutture, non si arrende neanche di fronte ai tanti attacchi, si perché la sfida si era preannunciata dura e forte ed entra nel vivo a poco più di due settimane dal voto. Una Rita Formichelli che ha vinto le primarie e che vuole vincere le elezioni a Sindaco. Lo vuole per la sua città prima di tutto, per dare quella possibilità di invertire un trend negativo, la rotta e ristabilire un equilibrio fra le parti. Cinquantuno anni, avvocato, pur non considerando così scontata la vittoria al primo turno, si impegna, con il suo programma, per dare alla città quel cambiamento tanto urlato in nome dei diritti ma anche di una voglia di nuovo. Sostenuta dagli onorevoli del Pd Leva e Ruta, da Scarabeo, Nagni, Veneziale, e le forze del centrosinistra,  ha ottenuto la fiducia del suo entourage e spera di ricevere la fiducia della sua città. I cittadini l’hanno indicata alle primarie, i cittadini la eleggeranno Sindaco se riescono a comprendere quanto è importante per lei assolvere a questo compito per la sua città, in un momento così critico, con le difficoltà quotidiane e una realtà che ha bisogno di una guida diversa. È dal Molise, da Isernia che deve arrivare il cambiamento. Quello della Formichelli è un programma che tocca tutti i temi, oltre la polemica. Dall’emergenza sociale con l’impegno di occuparsi da subito delle troppe famiglie indigenti, di cui tante non possono fare la spesa, alle scuole sicure. Rispetto all’emergenza sociale si pone da cittadina sensibile alla gente in difficoltà sostenendo che l’amministrazione non puo’ appoggiarsi solo ad associazioni e volontari ma deve intervenire mettendo in atto un vero e proprio progetto, che possa offrire a queste persone l’opportunità di lavorare per la comunità, in modo che il loro dare non sia elemosina, ma un compenso per il lavoro svolto. Rispetto alle scuole sicure si pone, invece, da madre e parla di scuole dove i ragazzi, i bambini, possono stare tranquilli senza temere eventi naturali che , assolutamente, impongono di mettere in campo tutte quelle attività e norme di sicurezza per renderle efficienti e sicure. Intervenire sulle strutture e valutare anche i costi che ne derivano per non gravare, ulteriormente, sulle casse del Comune. Affronta anche il discorso dell’Area di crisi , di cui pochi stanno parlando, e la ritiene una vera e propria opportunità. Portare altri imprenditori, oltre quelli locali, nella nostra città, creare progetti e metterli in campo l’obiettivo. La politica deve muoversi, cambiare anche immagine e i rappresentanti del Comune devono essere tra la gente, ascoltarla, e sostenerla anche nelle iniziative. Affronta poi il disagio dei commercianti, la cultura, il turismo e lavoro come strumenti di ripopolamento e di rilancio della città di Isernia. Costruire qualcosa di concreto    perché ognuno nella propria competenza, può dare un contributo fattivo. E così l’auditorium, una struttura di cui tanti parlano ma che non può divenire un centro senza un progetto culturale preciso, semmai laboratorio della cultura dove si creino anche costumi di scena  dato che le risorse umane le abbiamo e sono anche professionali. Musica, teatro, cinema, arte tutta, senza togliere spazio a nessuno, in cui giovani e meno giovani possano esprimere le loro qualità artistiche. Coordinarci e collaborare con l’università, far sì che ritorni qui ad Isernia e si dica sia l’Università del Molise essere all’altezza di tutte le altre Università italiane, perché lo è . Non detta solo i punti, insomma, solo per stilare un programma ma fa sul serio anche se “nuova” della politica. È questo il punto di forza?  Così quando parla della “sua materia”, la legalità, da applicare alla macchina amministrativa. “Il Comune deve dotarsi di un serio piano anti corruzione che non può essere redatto ricalcando solo gli articoli di legge”.  Uno stop deciso anche a pratiche tra enti, tempi interminabili, lunghe attese che scoraggiano anche le più sane iniziative. Snellire tutta la macchina amministrava si può e si deve. Il ruolo del primo cittadino e’ quello di  rapportarsi con gli organi istituzionali ma soprattutto con le esigenze della gente per la mia città, prima di tutto. Chiedere rispetto e pretendere che Isernia sia, giustamente,  considerata per quello che è sempre stata nel passato, come capoluogo di provincia e come storia che ha alle spalle, nonché per ciò che ancora rappresenta. “Posso guardare negli occhi i cittadini e, con dignità e serietà, impegnarmi per lavorare con loro e per loro. Ho sentito il dovere di scendere in campo e mettermi in gioco con loro e per loro. Si può cambiare, tutti insieme”. Una donna, una moglie, una madre che, diciamocela tutta,  poteva anche continuare a condurre la sua vita di professionista e donna impegnata nel sociale ma che, a dispetto delle polemiche, e’ scesa in campo pronta, da subito, per una sfida non facile ma che, a guardarla, ha colto in tutta la sua difficoltà. Non si arrenderà e tra una telefonata al cittadino, una di lavoro e una a casa va avanti cercando di parlare e incontrare il più possibile tutti.

Una considerazione… .Tutti.  Questa parola impone , a tutti, una dovuta riflessione. Nelle sedi elettorali dei candidati a Sindaci, tutte nessuna esclusa, dopo i flash della presentazione dei candidati, mancano o sono di passaggio i cittadini. Sono terminate le giornate in cui la gente era realmente e consapevolmente partecipe della vita politica e della campagna elettorale. Dove sono finite le piazze colme di gente che si affrettava pur di vedere l’inizio di un comizio? Dove sono finite le campagne elettorali nelle piazze?  La gente scendeva nelle piazze per ascoltare il candidato, più o meno preferito, e si confrontava, magari esprimendo anche la sua pubblicamente.  Oggi tutto questo non c’è più. Vuoi per una politica che non coinvolge a livello nazionale e locale, a prescindere dai colori, bandiere e portavoci, vuoi perché la gente ha problemi molto, ma molto più grandi e seri.  Il lavoro, la preoccupazione dei figli che non potrà far studiare o solo semplicemente sposare . Chiediamoci allora tutti dov’e lo sbaglio e cerchiamo di fare la differenza per riportare la gente nelle piazze non a protestare ma a condividere i successi e le gioie della politica, riparliamo alla gente con il cuore . Chissa’…che le donne in questo non siano più brave.

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