di ANNA MARIA DI MATTEO
Un violento acquazzone ha provocato il rinvio della visita del premier Matteo Renzi a Campobasso. Il suo arrivo, in elicottero, era previsto nel capoluogo a mezzogiorno. Al teatro Savoia, il presidente del Consiglio avrebbe dovuto firmare il Patto per il Molise, che rientra tra i 16 accordi per rilanciare il Sud.
Prima di arrivare a Campobasso, Renzi si è fermato a L’Aquila, dove è stato bloccato dalla pioggia battente che ha impedito all’elicottero di alzarsi in volo per dirigersi a Campobasso. Il programma è stato quindi modificato. Così, a bordo di un’auto, il premier si è diretto in Puglia, a Bari, per firmare il Patto per la Puglia con il sindaco Antonio De Caro. La visita in Molise, assicurano da palazzo Chigi, è stata rinviata ad una data molto ravvicinata ancora da definire.
«Con le Regioni e le città del Mezzogiorno stabiliamo accordi chiari, con tempi certi e cronoprogrammi trasparenti – ha annunciato il presidente del Consiglio – Si tratta di 16 Patti che chiudono la stagione dei fondi a pioggia e dei soldi non spesi, aprendo concretamente all’idea che gli investimenti devono fare sistema e portare un progetto complessivo di sviluppo coerente ed efficace. E’ finito il tempo delle mance elettorali», ha ammonito il premier.
La firma dei Patti rimette il Mezzogiorno al centro dell’azione del governo.
Un Sud che resta indietro rispetto al resto del Paese e che dunque ha bisogno di un sostegno forte da parte del Governo, con finanziamenti in grado di far ripartire l’economia del meridione. Per l’Abruzzo si parla di oltre 70 interventi da un miliardo e mezzo di euro, per il Molise – ha anticipato Renzi – sono disponibili 722 milioni di euro, mentre la firma dell’accordo con il sindaco di Bari prevede oltre 650milioni di euro». Alla regione non resta che sperare. Sperare nell’area di crisi complessa e nel patto per il Molise. L’ultima occasione per evitare la catastrofe.
