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martedì, Aprile 30, 2024

Frattura tenta il bis e si ricandida alla Regione. Panico nel PD, rabbia tra i molisani

AperturaFrattura tenta il bis e si ricandida alla Regione. Panico nel PD, rabbia tra i molisani

Frattura PDdi PASQUALE DI BELLO

Nei giorni che precedono la manifestazione in favore della Sanità pubblica, il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, prova ad alzare il livello dello scontro legando il proprio destino politico al successo della sua riforma del sistema sanitario. Il proposito di una sua ricandidatura ottiene un duplice risultato: il panico tra i dirigenti del PD e la rabbia dei molisani.

“Frattura: senza risultati non mi ricandido”. La notizia, accolta da ampie libagioni, è stata diffusa in questi termini da un quotidiano filofratturuiano. Le libagioni, sia detto di passata, sono quelle dei dirigenti del PD che hanno preferito il vino alla più sbrigativa revolverata alla tempia. Finiti nell’angoscia e nello sconforto e assaliti dal panico, hanno preferito alzare il gomito piuttosto che il cane del fucile. Quello che molti temevano, sta prendendo corpo e lo sta facendo con lo stile tanto di moda nel PD: quello da guascone. Come Renzi per la riforma della Costituzione, anche Frattura ha legato il proprio destino ad un particolare risultato più che ad altri: la riforma della Sanità. Ecco perché la manifestazione del prossimo 18 maggio, oltre ad una sacrosanta protesta contro la distruzione del sistema sanitario regionale, assume contorni e significati che vanno oltre lo specifico tema. Quello della Sanità è un massacro contenuto, insieme ad altri massacri, all’interno di un contesto più ampio: quello di un regime autoritario a vocazione collerica, fondato sulla visura camerale. Semplice da spiegare, a partire dal finale: la vera Giunta e il vero Consiglio regionale, gli unici di cui Frattura si fida, sono composti dal cerchio camerale (da Camera di Commercio, precisiamolo) di soci, ex soci, parenti, collaterali e affini di soci, che egli ha deciso di trascinare nella propria avventura politica. Perché di questo si tratta, di un’avventura, cioè di un “caso inaspettato, avvenimento singolare e straordinario”, così come recita il vocabolario Treccani. Ovvero di un evento praticamente irripetibile. Questo nel mondo ordinario, invece in quello straordinario nel quale per avventura Frattura si è trovato a vivere, anche un accadimento fortuito come il suo può essere bissato. Non a caso Frattura ci sta pensando, come la stampa filofratturiana ha inteso farci sapere: ““Frattura: senza risultati non mi ricandido” e poiché il risultato è assicurato, quello cioè di rendere il Molise un cumulo di macerie, la ricandidatura è certa. Non vediamo a quale altro risultato possa mirare un presidente che ha letteralmente distrutto i due pilastri sui quali si regge un qualsiasi consesso umano: salute e lavoro. Giorni fa (se non sbagliamo il 1° maggio scorso), Frattura ha posto a modello di risultato nel comparto lavoro il progetto “Garanzia giovani”, ovvero la più colossale presa per i fondelli a danno dei ragazzi molisani. Un’operazione clientelare fatta con i quattrini dell’UE che non ha prodotto un solo posto di lavoro ma solo potenziali elettori accontentati con una mancetta di 500 euro per sei mesi. Poi tutti a casa. Per l’altro pilastro, la Sanità, il “morto è nella bara” come dicono a Firenze. La diffusione in forma integrale del “Piano Operativo Straordinario 2015 – 2018”, ha smascherato definitivamente il progetto di disarticolazione della Sanità pubblica in favore del sistema privato generalmente inteso. Del resto, da uno di Forza Italia con la tutina del PD, non ci si poteva aspettare altro. Profitto, mercato, bilanci e numeri: roba arida che fa a cazzotti con tutto quello che vuol dire diritti, garanzie, sociale, tutela di chi è debole. Ed è proprio la logica ragionieristica, quella che ha portato a tagliare persino la spesa sui pannoloni per anziani e disabili, a spiegare l’altra caratteristica del fratturismo: il tratto collerico-autoritario, ovvero l’accentramento in mani proprie di ogni decisione accompagnata dalla reazione rabbiosa ad ogni critica.

Quella avviata sulla Sanità è la madre di tutte le battaglie ed è anche il tema al quale Frattura ha legato il proprio destino politico, per questo il prossimo 18 maggio la chiamata è generale per tutti i molisani che intendono invertire la rotta.

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