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martedì, Aprile 30, 2024

Il Molise prepara la spallata a Frattura. Il 18 maggio tutti in piazza

AperturaIl Molise prepara la spallata a Frattura. Il 18 maggio tutti in piazza

manifestazionedi PASQUALE DI BELLO

Il prossimo 18 maggio il Molise scende in piazza contro la riforma della Sanità voluta da Paolo di Laura Frattura. La manifestazione, tuttavia, col passare dei giorni assume i contorni di una protesta più ampia e generale contro il presidente della Regione e i fallimenti collezionati in tre anni di governo.

L’appuntamento è già fissato a Campobasso per il 18 maggio alle ore 17,30 in piazza San Francesco. Il Molise scende in strada contro la riforma della Sanità voluta da Paolo di Laura Frattura. Una vera e propria macelleria sociale imbastita per distruggere il sistema pubblico e favorire quello privato. La Sanità come merce, numeri, fatturato, ricavi e profitti e non come un diritto inalienabile della persona garantito dalla Costituzione. Questa la logica da turbo capitalismo che sorregge l’impalcatura del Piano Operativo Straordinario 2015 – 2018. Tagli contrabbandati per risparmi, chiusura di interi reparti e ospedali e una caduta verticale dei servizi alla persona. E’ questo il dato più raccapricciante che emerge dalla lettura del documento ufficiale circolato nei giorni scorsi, privo di qualsiasi riferimento alle intese con i parlamentari Ruta e Leva. Ma quello della Sanità non è il solo calvario regionale e la manifestazione del 18 maggio, più passano i giorni e più assume i contorni di una mobilitazione generale nei confronti di Frattura responsabile di una serie di fallimenti e sceneggiate che vanno dal lavoro alle infrastrutture, dalle fabbriche che chiudono alle opere inutili e faraoniche. Basti pensare in tal senso alla vicenda Gam e al progetto di metropolitana leggera, due termini che offrono la misura del baratro aperto in tre anni e del ridicolo col quale lo si è riempito. Da un lato si distrugge la filiera avicola, con sede a Boiano, e dall’altro si pretende di collegare Campobasso alla stessa Boiano, orami ridotta ad una sorta di Pompei industriale.

Il malcontento cresce, la protesta monta, il 18 maggio è dietro l’angolo e per molti sarà l’occasione per gridare in piazza non solo No alla riforma Sanitaria ma, più semplicemente, No a Frattura. No ad un centrosinistra che ha tradito e colpito le fasce più deboli. No ai privilegi di una casta di incapaci che costa ai molisani 11mila euro al giorno solo per le indennità ai consiglieri regionali.

Il Molise è al collasso e il 18 maggio è l’occasione dare una spallata a Frattura. Sta ai molisani cogliere questa opportunità.

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