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mercoledì, Aprile 24, 2024

Sindaco Isernia, è l’ora di D’Apollonio

AttualitàSindaco Isernia, è l'ora di D'Apollonio

giacomo-dapollonio-37f0-620x350Si vota il 5 giugno, mancano due mesi e il centrodestra in meno di 24 ore ha lanciato in pista entrambi i suoi candidati sindaci. Ieri è stato il turno di Melogli, oggi quello di Giacomo D’Apollonio, l’ex generale in pensione che, al di là della politica e al di là degli schieramenti, vuol dedicarsi a tempo pieno alla sua città. Lo può fare, ha detto, perchè a differenza di tutti gli altri candidati, lui può stare a Palazzo San Francesco dalla mattina alla sera, tutti i giorni e tutte le ore. Non ha altro da fare e si vuole dedicare alla sua città con tutta la passione, la competenza e la trasparenza necessarie. Insomma, il concetto è: si vota per il sindaco e, quindi, si vota per una persona. Eccomi sono qui, voglio bene a Isernia e voglio la collaborazione di tutte le persone di buona volontà – e senza secondi fini – per far risalire la china al capoluogo pentro. In politica e con i giochetti dei partiti che negli ultimi anni hanno messo in ginocchio la città, quello di Giacomo D’Apollonio potrebbe sembrare un linguaggio incomprensibile, soprattutto in un comune commissariato tre volte in tre anni. Ma l’ex generale, nella sua conferenza stampa, da solo, senza nessuno alle sue spalle o al suo fianco, ha voluto lanciare proprio questo messaggio: puntate su di me una persona che non ha scheletri nell’armadio e non secondi fini, se non quello di amministrare correttamente Isernia. Chiunque sarà il benvenuto nell’alleanza che lo sosterrà ma il messaggio è preciso: qui non ci sono i partiti o gli interessi, in questo momento Isernia ha bisogno di tutti quelli che vorranno impegnarsi al servizio della città. Probabilmente una scelta d’immagine precisa, opposta a quella fatta dal suo antagonista di schieramento, Gabriele Melogli, che ieri ha incontrato i giornalisti con tutto lo stato maggiore dei partiti che lo appoggiano. Per il resto un programma in evoluzione, aperto a tutti i suggerimenti, ma con la porta sbarrata a chi va a caccia  di cariche e poltrone. In prima linea la vicenda della difesa del Ferdinando Veneziale, l’ospedale di Isernia costruito da generazioni di isernini. Subito dopo il complicato rapporto con una Regione, quella guidata da Frattura, che sembra aver messo all’angolo la difesa di Isernia e del suo territorio

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