di ANNA MARIA DI MATTEO
La maggioranza di centrosinistra che governa il Comune di Campobasso si spacca sui piani operativi.
Argomento di strettissima attualità che è approdato all’attenzione del Consiglio comunale. Oggetto del contendere, la mozione presentata da quattro consiglieri di maggioranza che in sostanza difende a spada tratta il ruolo della sanità pubblica, in particolare dell’ospedale Cardarelli, che secondo i piani operativi elaborati da Frattura, perderebbe i reparti di Oncologia e Cardiologia, due unità operative che sono il fiore all’occhiello della sanità molisana.
La mozione, come era prevedibile,ha messo in crisi la coalizione di centrosinistra, con il Pd, in evidente imbarazzo, che sta tentando la via della mediazione.
Perché, la mozione in sostanza contesta la visione che la struttura commissariale ha della sanità molisana. E chiede che il Consiglio comunale tenga la barra dritta rispetto a quanto aveva votato, con estrema chiarezza, quasi un anno fa. L’8 aprile scorso, infatti, l’aula di palazzo San Giorgio aveva approvato, all’unanimità, un documento che sosteneva il ruolo della sanità pubblica e dell’ospedale Cardarelli. Maurizio D’Anchise, uno dei firmatari della mozione, è stato durissimo, nel suo intervento reso all’aula, ribadendo la centralità della sanità pubblica. Di contro, il consigliere De Bernardo ha chiesto che la mozione venisse ritirata, mentre il Pd, per bocca del capogruppo Trivisonno, ha chiesto di rivedere l’impostazione del documento. Una linea poi ribadita all’aula dal sindaco Battista che si è detto pronto alla mediazione, ma mai alla contrapposizione, invitando la maggioranza, e solo la maggioranza,a confrontarsi e a ripresenearsi in aula con un documento condiviso. Mentre l’opposizione, totalmente ignorata, ha annunciato che non farà da stampella ad un centrosinistra in evidente crisi.
Intanto, sul tema della sanità, si registra la dura presa di posizione dell’ex governatore Iorio che risponde per le rime al rettore Palmieri che si era espresso criticamente sulla gestione degli anni precedenti.
«Un giudizio sommario e senza alcun fondamento, quello del Rettore – ha detto Iorio – frutto di un’analisi sbagliata e che non corrisponde al vero». Iorio mette in guardia il rettore sulla questione dell’autonomia regionale: «Se non difendiamo la nostra sanità – ha aggiunto – i cittadini molisani saranno privati di un bene essenziale che porterà all’involuzione del sistema regionale, con pericoli per la stessa autonomia regionale. Se dovessimo perderla, si perderebbe, forse ancor prima, la stessa università».
