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giovedì, Marzo 28, 2024

Zuccherificio: dopo la proroga si guarda al futuro. Prima riunione per valutare la campagna

AttualitàZuccherificio: dopo la proroga si guarda al futuro. Prima riunione per valutare la campagna

zuccherificio okUna buona notizia nel panorma nero che avvolge ormai lo Zuccherificio del Molise da tempo c’è stata. E risale a qualche giorno fa quando su indicazione dei commissari giudiziali Mileti e Musacchio il giudice Rinaldo D’Alonzo ha autorizzato la proroga del contratto di fitto del ramo d’azienda tra la Spa e la Srl fino al 31 dicembre del 2016. Un passaggio necessario per conservare la cassa integrazione ai 70 dipendenti e per evitarne il licenziamento. Sospiro di sollievo dunque per i lavoratori che avevano temuto il peggio, anche se resta nelle clausole indicate dal giudice la possibilità per chi dovesse comprare lo stabilimento di sciogliere anche immediatamente il contratto di fitto, con inevitabili conseguenze negative per i dipendenti. Per ora, però, i sindacati hanno espresso soddisfazione per la proroga, che apre nuovi scenari non solo per i lavoratori ma anche per i compratori. E’ per questo che le associazioni di categoria hanno invitato anche alla programmazione della nuova campagna. Ci sono semine da decidere, fornitori da contattare. Un invito che a quanto pare è stato già accolto visto che proprio oggi c’è stato un incontro in azienda tra l’amministratore unico Fabio Marone e i capi fabbrica. Un faccia a faccia per capire come affrontare la campagna e se ci sono le condizioni per farla. Insomma tutte valutazioni di natura tecnica che, come ha spiegato Marone, sono propedeutiche a un futuro riavvio della produzione. Sarebbe questa volta una campagna come da tradizione, in estate, con pochi quintali da trasformare. Il necessario per mantenere le quote. «E’ un discorso ancora di natura embiornale» ci ha tenuto però a precisare Marone. Sul tavolo c’è poi il percorso avviato con l’assessore regionale Vittorino Facciolla per individuare fondi europei per il rilancio del settore. E poi con scadenza più vicina, si guarda all’undicesimo bando di vendita. Quello del 22 febbraio con un prezzo a base d’asta sceso a sette milioni di euro.

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