I recenti problemi di non potabilità dell’acqua nel Basso Molise, con tutte le domande e i lati oscuri che ci sono dietro, hanno rappresentato certamente un possibile attentato alla salute dei cittadini. Probabilmente per giorni, prima che venissero eseguite le indagini chimiche e fisiche e prima che venissero emesse le ordinanze di divieto dell’uso dell’acqua per fini alimentari (e addirittura per l’igiene personale!), 100.000 molisani hanno bevuto acqua inquinata.
Come è possibile che ciò avvenga? Perché tutta quella quantità di ipoclorito per renderla potabile? Chi è deputato alla gestione degli impianti di potabilizzazione dell’acqua dell’invaso del Liscione? In quali condizioni si trovano gli impianti stessi, e gli addetti sono abilitati a questa funzione?
Sarebbe doveroso che gli organi competenti e di sorveglianza (Asrem, Arpa, NAS) si adoperassero per fare piena luce su quanto è accaduto, in modo da tranquillizzare i molisani ed evitare che in futuro si abbia paura di bere l’acqua del Basso Molise.
Sen. Ulisse Di Giacomo