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venerdì, Aprile 26, 2024

La Cgil striglia la politica: “Perde tempo mentre il Molise muore”

AttualitàLa Cgil striglia la politica: “Perde tempo mentre il Molise muore”

Cgil2Il Molise sta morendo mentre la politica regionale resta a guardare inerme, troppo presa com’è a parlare e parlare per settimane intere degli stessi argomenti, dei problemi che derivano da beghe interne ai partiti, ma non certo delle difficoltà che affliggono i cittadini.

«Ora basta, questo è il momento si smettere di giocare e di dire la verità». La Cgil ci è andata giù dura nell’esame della situazione regionale durante la conferenza stampa nella sede di via Mosca a Campobasso. Sulla situazione del Molise che senza guida si sta ripiegando su se stesso, con lavoratori che avanzano richieste d’aiuto che nessuno raccoglie, occasioni di lavoro e sviluppo che non si colgono, come quella della concessione dell’area di crisi che attende inspiegabilmente, incredibilmente, un accordo di programma da 5 mesi.

«Sono stati concessi 9 mesi per presentare il progetto e ne sono già trascorsi più della metà senza che venisse presa una decisione rilevante – ha denunciato il segretario regionale Sandro Del Fattore – e intanto abbiamo il settore industriale, uno dei tanti comparti, che è in una situazione più che critica da mesi e mesi. Pensiamo alla Gam, che doveva rientrare in questo progetto dell’area di crisi: tra 7 mesi i lavoratori saranno fuori dagli ammortizzatori sociali. Che cosa intende fare la nostra classe politica per loro? Il tempo passa e non viene fatta nessuna scelta. Non sarà che si è presa la decisione di non far nulla proprio per far scadere tali ammortizzatori, per poi poter consentire a chi subentra di fare ciò vuole, visto che i lavoratori non saranno più legati all’azienda?».

Una ipotesi inquietante questa di Del Fattore che insiste: «Il nostro sindacato non può stare a guardare, non può assistere alla morte del futuro e della speranza di questa regione e nemmeno può solo lamentarsi di ciò che va male. Dobbiamo essere propositivi. Da questo momento appoggeremo ogni iniziativa che i lavoratori, tutti i lavoratori, vorranno mettere in campo».

Non solo: la Cgil ha deciso anche di dar vita ad una nuova Carta dei Diritti dei lavoratori che verrà presentata nelle prossime settimane e avvierà una campagna di confronto e dibattito con cittadini, enti, università, altri sindacati su tutti i temi importanti per la regione perché bisogna rimettere al centro il lavoro e una diversa concezione dello sviluppo del Molise. «Vogliamo un piano per la nostra regione e vogliamo un piano per il Sud. Chiediamo a tutti i presidenti delle regioni del Mezzogiorno di aprire una vertenza con il Governo, per chiedere le risorse ordinarie loro destinate».

Posizione netta e decisa anche sul piano di riordino della sanità: «Se integrazione tra ex Cattolica e Cardarelli significa privilegiare il privato a sfavore del pubblico noi diciamo un chiaro e secco no – chiarisce Del Fattore – ci opporremo in tutte le maniere all’impoverimento del servizio pubblico, l’unico che garantisce il diritto di cura a tutti, abbienti e meno abbienti. Inoltre contestiamo lo stesso piano, non è scaturito dall’ascolto e dal confronto con chi nella sanità opera, con le organizzazioni sindacali, con i sindaci. Tutti soggetti che avevano il diritto di essere interpellati. La Cgil pretende una discussione pubblica sulla sanità».

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