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giovedì, Marzo 28, 2024

Camion sui binari, c’è un sistema di protezione

AttualitàCamion sui binari, c'è un sistema di protezione

fototrenodi GIOVANNI DI TOTA

Solo un grande spavento e qualche leggera ammaccatura per i venti passeggeri che ieri sera stavano tornando a Campobasso. Qualche ora prima erano saliti a Napoli centrale sul treno che li avrebbe condotti nel capoluogo. Avrebbe, perché all’altezza di Campochiaro i vagoni sono stati scossi da un urto violento e improvviso. I passeggeri sono stati sballottati tra i sedili, in un rumore assordante e lo stridio del freno.

Sui binari, davanti alla motrice, è apparso all’improvviso la sagoma di un camion. Il macchinista non ha potuto far altro che frenare, ma lo scontro è stato inevitabile. Il tir si è spezzato in due tronconi: la cabina è finita in un fossato, il resto è stato trascinato sui binari dal treno per alcune decine di metri.

Il camionista, stando a quanto si è appreso, ha fatto in tempo ad abbandonare il mezzo ed è rimasto illeso. Anche il macchinista non ha riportato ferite, sebbene sia rimasto molto scosso per l’accaduto.

Vigili del fuoco, ambulanze e Carabinieri hanno subito raggiunto la zona dell’incidente.

Sul passaggio al livello è stata fatta all’istante una prova e la sbarra ha funzionato. Su quel tratto di ferrovia, peraltro, esiste un doppio sistema di sicurezza. Nel caso in cui il passaggio al livello fosse aperto o guasto, si attiva un doppio allarme sulla linea. Il primo, di avviso, permette al macchinista di fermare il treno prima di arrivare al varco. Ma se dovesse superare il primo segnale, per distrazione o per qualsiasi altro motivo, entra in azione un rallentatore del treno e scatta il secondo segnale, detto di protezione. Come per il precedente, il macchinista deve fermarsi immediatamente, ma se dovesse superare anche questa luce rossa, il treno si ferma automaticamente.

Dunque, se tutto il sistema ieri era efficiente è chiaro che il camion si è trovato sui binari per un’infrazione e un azzardo dell’autista. L’ultima parola la diranno i risultati dell’inchiesta aperta. I passeggeri se la sono cavata con un enorme spavento, il freddo di aspettare il pullman che li riportasse a casa e il disagio per il ritardo. La fortuna ieri ha girato dal verso giusto.

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