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giovedì, Aprile 25, 2024

Fondi alla cultura, 5 progetti finanziati in Molise

AttualitàFondi alla cultura, 5 progetti finanziati in Molise

altiliadi SILVIA VALENTE

Trecento milioni di euro: questa la cifra che il Ministero dei Beni Culturali ha deciso di investire per sostenere il patrimonio culturale italiano. A renderlo noto il Ministro Franceschini che ha firmato il programma triennale 2016-2018 del Fondo per la Tutela del Patrimonio. «Un investimento importante – ha dichiarato Franceschini – che conferma quanto la cultura sia tornata al centro della politica nazionale».

I soldi messi a disposizione serviranno a coprire 241 interventi in tutta Italia, divisi per ogni regione, e che si sommano ai 360 milioni di euro del Pon Cultura già destinati ad alcune zone del Sud. Il Molise è stato inserito in questo programma e riceverà quasi 1 milione e 800 mila euro, una cifra che sarà impiegata per realizzare 5 interventi in altrettanti ambiti culturali. Come lo stesso Ministro ha sottolineato, «non c’è settore che non stia ricevendo un impulso significativo: dall’arte all’archeologia, dalle biblioteche agli archivi, dai musei alle eccellenze del restauro». Insomma, un’operazione a 360 gradi che tiene conto – come sottolineato dal Consiglio Superiore dei Beni Culturali – delle esigenze e delle segnalazioni arrivate dai singoli territori.

Ma ecco, punto per punto, come saranno distribuiti i fondi in Molise: 350 mila euro andranno al Palazzo Japoce di Campobasso, oggi sede della Soprintendenza, per verificarne la stabilità in caso di terremoti e per la prevenzione degli incendi. 500 mila euro saranno invece impiegati per il recupero dei casali fatiscenti che si trovano nei pressi dell’area archeologica di Altilia a Sepino, con particolare attenzione a quelli costruiti fra il 18° e 19° secolo e che saranno ristrutturati utilizzando il materiale di spoglio dei monumenti antichi. La stessa cifra servirà ad abbattere le barriere architettoniche dei musei molisani ma anche ad adeguare i sistemi espositivi; l’operazione riguarderà Palazzo Pistilli e Museo Sannitico di Campobasso, il Museo del Paleolitico di Isernia, Museo archeologico e Castello Pandone di Venafro, il Castello di Gambatesa e l’Abbazia di Castel S. Vincenzo. Sempre per gli stessi musei, a cui si aggiunge il Castello di Civitacampomarano, saranno spesi altri 350 mila euro per l’adeguamento alle norme per la sicurezza sul lavoro. Infine 17 mila euro serviranno a restaurare i documenti dei registri di stato civile a Isernia.

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