Le eventuali manifestazioni d’interesse per l’acquisto dello Zuccherificio dovevano arrivare a ridosso del Natale. Nessuna società però si è fatta avanti. Questo non vuol dire che la decima asta, quella del 19 gennaio, vada deserta. Qualcuno potrebbe tentare il colpo presentandosi in extremis. Le speranze dei dipendenti sono dunque appese a un filo, anche perchè se non ci dovesse essere la proroga del fitto del ramo d’azienda tra Spa e Srl e che attualmente è in scadenza al 31 gennaio, il timore è che la fabbrica possa essere smantellata e venduta a pezzi. Con un colpo di spugna verrebbero cancellate possibilità di fare ancora zucchero a Termoli e speranze per i dipendenti di lavorare. E mentre il clima in azienda è da funerale, vanno avanti le indagini della Porcura di Larino dopo il sequestro dei Nas. Negli ultimi giorni sono arrivati i risultati che riguardano le verifiche sui 65 campioni di zucchero confezionato da Aria Food, la società di Diego Volpe Pasini. Dalle analisi non è emersa alcuna contaminazione o irregolarità e quantomeno pericoli per la salute. Lo zucchero è risultato bianco, privo di anomalie e, dunque, adatto alla distribuzione. Tuttavia l’istanza di dissequestro delle 57 tonnellate di prodotto posto sotto sigilli dai Nas e presentata dall’imprenditore è stata respinta dal giudice, in attesa di completare le indagini. Insieme ai sacconi con il cosiddetto zucchero sporco, non destinato alla vendita e al consumo umano e di proprietà dello Zuccherificio, erano stati sequestrati infatti anche interi bancali contenenti i pacchetti del marchio ‘Zucchero italiano’, risultato – come detto – adatto alla vendita.
Zuccherificio: nessuna società si è fatta avanti. Intanto lo zucchero sequestrato “non è contaminato”
