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sabato, Aprile 20, 2024

Il Natale oscuro. Gli auguri del direttore, Manuela Petescia, a chi soffre

AperturaIl Natale oscuro. Gli auguri del direttore, Manuela Petescia, a chi soffre

Natale1di MANUELA PETESCIA

Un augurio particolare vorrei rivolgerlo alle persone depresse, coloro che vivono il Natale come fosse un giorno di morte.
Il male dell’anima spesso è trascurato, incompreso.
E’ un cancro invisibile, colpisce la mente e l’avvolge di dolore e disperazione.
L’esercito della difesa psichica, che ognuno di noi addestra in qualche modo per proteggersi, all’improvviso punta i mitra e spara su se stesso.
Fa una strage interiore, ma sono in pochi a capirlo.
In pochi lo capiscono, purtroppo, e tentano di rasserenare questi ammalati con sollecitazioni scontate: «cosa ti manca», «guarda che bella famiglia che hai», «sei giovane», «sei bello», «sei fortunato», «oggi è festa, dai, sii felice», e così via.
Ignari di pronunciare, seppure in buonissima fede, le parole più sbagliate.
Perché è proprio quando il mondo vive un clima di festa e di gioia, proprio in quel contrasto di luci, colori e sensazioni che il cancro invisibile si carica di energia e divora il cuore, mentre i soldati bombardano la mente senza alcuna pietà.
Il mio augurio è che il piccolo Gesù, che vede tutto, e vede anche l’invisibile, stanotte trovi la chiave per entrare in quella sofferenza e placarla.
Che la sua nascita coincida con la pace della mente, che i soldati si inginocchino davanti a lui e depongano le armi.

Buon Natale a tutti.

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