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giovedì, Aprile 25, 2024

Momentive: Tar respinge ricorso Codacons. Frattura invita la Chimica a tornare. Ma si ricorre al Consiglio di Stato

Ambiente e territorioMomentive: Tar respinge ricorso Codacons. Frattura invita la Chimica a tornare. Ma si ricorre al Consiglio di Stato

momentiveIl Tar del Molise ha respinto il ricorso che era stato promosso dal Codacons contro l’ampliamento della Momentive di Termoli, la chimica che aveva chiesto di integrare la produzione con il silano nxt, un componente in grado di aumentare la resistenza degli pneumatici. A dare notizia della sentenza non è una delle parti come verrebbe da immaginare, ma la Regione. Il presidente Paolo Frattura e l’assessore Vittorino Facciolla affermano che “anche grazie a chi ha promosso il ricorso avanzando lo spettro a orologeria di chissà quali disastrose ricadute ambientali dell’opera progettata, nonostante una puntuale documentazione che annullava timori in tal senso, il Molise ha perso un investimento di 35 milioni di euro per circa 50 nuovi posti di lavoro”. In realtà le assunzioni, quelle annunciate dalla multinazionale, sarebbero state 25. E la sentenza arriva anche tardi perché già lo scorso maggio la Momentive aveva annunciato di rinunciare all’investimento nello stabilimento di Termoli. Troppe le lungaggini burocratiche tra permessi e valutazioni ancora non ricevuti da tutti gli enti coinvolti. Tempi, insomma, che non coincidevano con quelli della Chimica, che aveva deciso di spostare il progetto altrove. Un ruolo era stato giocato anche dalla forte opposizione del territorio impegnato all’epoca in un vivace dibattito tra la necessità di salvaguardare la salute e l’opportunità di nuovi posti di lavoro. Secondo Frattura e Facciolla è stata persa un’occasione di rilancio del territorio e invitano la Momentive a ripensarci e a tornare a investire su Termoli. Ai due amministratori regionali però rispondono gli avvocati Massimo Romano, Margherita Zezza e Pino Ruta, che hanno promosso ricorso per conto del Codacons. Una valutazione la fanno anche loro, meravigliandosi di scoprire che Facciolla e Frattura a dispetto della propaganda elettorale siano convinti sostenitori del potenziamento del polo chimico del nucleo industriale di Termoli. Gli avvocati poi parlano di “scelta fortemente impattante sia dal punto di vista ambientale che produttivo con possibili ripercussioni sul turismo e sull’agricoltura di qualità che c’è nel territorio”. Una scelta che secondo il Codacons, che si occupa della difesa dell’ambiente e dei consumatori, è comunque da evitare per ragioni di pericolosità idraulica, sismica, oltre che per la vicinanza ad altre industrie chimiche. E’ per questo che gli avvocati annunciano appello al Consiglio di Stato, considerando che anche lo stesso Tar –nonostante il rigetto – definisce la vicenda molto complessa.

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