Nonostante il trionfalismo del comunicato di Frattura, che parla di un modello di organizzazione sanitaria premiato dal tavolo romano, arriva puntuale la smentita da Isernia dove l’Asrem ha avviato la chiusura del reparto di pediatria del Veneziale. La domanda da porsi è una sola: ma Frattura legge quello che firma? Il dubbio legittimo era già nato con la vicenda dell’ospedale di Venafro, dove il governatore firmò un documento in cui ne garantiva esistenza e regaolare funzionamento. Oggi, nuovo dubbio, infatti ieri sera, nel suo comunicato stampa, Frattura parlava di un nuovo modello organizzativo della sanità molisana premiato e condiviso dal tavolo tecnico a Roma. Un modello che, però, non racconta – evidentemente – la realtà vista dagli altri. E basta un esempio per tutti, mentre la Regione dice di voler garantire il funzionamento per tutti i reparti dei tre ospedali di Cambpobasso, Isernia e Termoli, ecco quello che succede al Veneziale. Questa mattina Giovanni Pulella (nella foto) consigliere nazionale dell’Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri, ha lanciato una vera e propria bomba: a medicina non c’è più il turno notturno del nedico di guardia, e l’Asrem ha chiesto al primario di pediatria di avviare la chiusura del reparto, preludio assai probabile, allo smantellamento anche di ostetricia e ginecologia. Insomma il Molise come la Corea del Nord c’è la realtà dipinta dal regime e quella raccontata dai fatti.
Sanità: il Molise come la Corea del Nord. C’è la realtà dipinta dal regime e quella fotografata dai fatti
