di Silvia Valente
Le vetrine addobbate dei negozi e i panettoni nei supermercati hanno catapultato tutti nell’atmosfera natalizia già da un po’, ma l’ingresso ufficiale nella «festa d’inverno» – come qualcuno vorrebbe ribattezzarla – si ha con l’accensione delle luminarie, una tradizione a cui è difficile rinunciare. Molte città ne hanno fatto motivo di vanto, occasione per fare turismo e «anche se non siamo Salerno – ha detto l’assessore Salvatore Colagiovanni – Campobasso avrà comunque le sue luminarie».
Una promessa mantenuta e un impegno notevole quello dell’amministrazione comunale che ha speso circa 40.000 euro per illuminare le strade del centro città. La cerimonia di accensione, nell’atrio di Palazzo San Giorgio, ha dato il via agli eventi in programma per le prossime settimane, un cartellone molto ricco che impegnerà i campobassani fino al 6 gennaio. Tante le persone presenti, tutte con il naso all’insù ad ammirare le brillanti stalattiti sulla facciata del palazzo di città. E poi la sfera gigante nella fontana di piazza municipio, le palle sospese sulle strade del centro e l’albero di Natale ai giardinetti tra viale Elena e corso Bucci.
Campobasso si tinge di bianco e di blu in un’atmosfera sobria ed elegante, con qualche accenno di rosso, immancabile, vista l’occasione. Ma è da piazza Prefettura che si scorge, forse, la decorazione più suggestiva: il castello Monforte, i suoi contorni ridisegnati da una luce bianca che sembra conferirgli quell’alone di magia di fiabesca memoria. Anche quest’anno l’iniziativa del convitto di addobbare l’edifico del Mario Pagano e il suo giardino con la proiezione sulla facciata dei fiocchi di neve che scendono lentamente. Le luci fanno da contorno al mercatino di Natale e nel viavai generale fa il suo ingresso la Polifonica Monforte, il gruppo folkloristico della città che accompagna il pubblico con stornelli e canti popolari, con le classiche maitunate, tipiche di questo periodo dell’anno.
