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sabato, Aprile 20, 2024

Lavori senza fine alla diga di Chiauci, appello del Comune a Mattarella e Renzi

AttualitàLavori senza fine alla diga di Chiauci, appello del Comune a Mattarella e Renzi

diga chiauciTrent’anni e duecento milioni di euro non sono bastati per completare la diga di Chiauci. Ma c’è chi di fronte a questa amara realtà non vuole arrendersi, c’è ancora chi ritiene che si possa ancora evitare l’ennesimo spreco di denaro pubblico. Con queste motivazioni il vice sindaco del paese, Domenico Di Pilla, ha scritto al presidente della Repubblica Mattarella e al premier Renzi per chiedere di mettere fine a questa vera e propria telenovela, di cui si conosce solo l’inizio. Era il 22 settembre del 1985 quando fu posata la prima pietra dell’opera: si parlò di sviluppo turistico e della concreta possibilità di frenare lo spopolamento di un paese che all’epoca contava 500 anime. Invece il lago ancora non c’è. E il numero di residenti nel frattempo si è dimezzato. La svolta sembrava essere arrivata nel 2011, con l’inaugurazione ufficiale. Bisognava fare solo le prove tecniche di invaso: si disse che occorreva soltanto riempire e svuotare il bacino artificiale per testare la tenuta della diga. Oggi però si scopre che non può essere ancora riempito totalmente, perché occorre realizzare ancora altre opere, per un costo che oscilla intorno ai 15-20 milioni di euro. Per questo il Comune di Chiauci, oltre ad annunciare clamorose forme di protesta, chiede di finanziare in tempi ragionevoli gli ultimi interventi previsti (compreso il completamento del laghetto di Pescolanciano) e di dar maggior peso decisionale al comune altomolisano, visto che finora più che ricevere benfici ha solo subito danni dalla realizzazione di un’opera che, a distanza di 30 anni, si candida a diventare uno dei tanti monumenti allo spreco disseminati su e giù per l’Italia.

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