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venerdì, Marzo 29, 2024

Inquinamento ambientale nel Venafrano, Izzo: fuori la verità, il prefetto convochi subito i comitati

AttualitàInquinamento ambientale nel Venafrano, Izzo: fuori la verità, il prefetto convochi subito i comitati

conferezna stampa izzo pozzilli«Non siamo qui a fare ipotesi sulle cause dell’incendio, né a puntare l’indice contro qualcuno, bensì a ribadire un concetto: nonostante le varie rassicurazioni, l’inquinamento ambientale e le stranezze in tutta l’area venafrana sono dato di fatto, ma le istituzioni fanno poco o nulla di fronte alle nostre ripetute richieste di intervento. Il caso del boss Schiavone è emblematico: le sue dichiarazioni sono state tenute segrete per anni, poi è stata condotta uan campagna di scavi a nostro avviso superficiale». Questo, in sintesi, il messaggio lanciato di Emilio Izzo – portavoce del comitato contro le camorre – durante la conferenza stampa convocata davanti alla sede della Recuperi Molisani, nel nucleo industriale di pozzilli, dove la settimana scorsa si è verificato un incendio che ha destato una certa preoccupazione: «Il Molise – ha detto Izzo – ha pagato tanto in termini di salute. E il vicino ospedale la dice lunga sul tipo di malattie derivanti da questa problematica. Non puntiamo il dito sulla dolosità e sulle voci che stanno circolando, ma da cittadini liberi non possiamo rimanere in silenzio rispetto al territorio venafrano, che sistematicamente viene tartassato da una serie di attività che recano danno alla salute e al territorio». All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco di Pozzilli, Stefania Passarelli, i rappresentanti di diversi comitati e associazioni. Proprio loro – ha detto ancora il protvaoce del Comitato contro le camorre – dovrebbero essere chiamati in causa quando vengono convocati i tavoli sulla sicurezza in Prefettura: «Sì, vogliamo che a quei tavoli siedano i rappresentanti dei comitati, perché hanno il polso della situazione, essendo a contatto con i cittadini. Chiediamo immediatamente un tavolo dove il prefetto può portare chi vuole, dal questore ai parlamentari, ma noi vogliamo esserci dal primo all’ultimo minuto. Non vogliamo uscire un minuto prima, semmai un minuto dopo la fine della riunione: vogliamo sapere cosa emerge e se veramente su questi territori sono stati fatti tutti i controlli che dovevano essere fatti. Noi siamo certi – ha concluso Izzo – che delle tante cose che ci dicono, l’1% è la verità, il restante 99% davvero non lo sa nessuno». Al termine della conferenza stampa, su invito della proprietà, una delegazione ha visitato gli impianti per la raccolta differenziata della Recuperi Molisani.

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