Il tempo incerto non ha fermato gli appassionati della pezzata. Anzi, per molti è stata l’occasione buona per godersi un po’ d’aria fresca, senza dover ricorrere ai climatizzatori. Come sempre a Prato Gentile di Capracotta si sono date appuntamento migliaia di persone. In effetti lo scenario si presta per la classica scampagnata, meglio ancora se poi c’è chi cucina per tutti, ossia i volontari della pro loco. Grigliate di agnello a parte, nei calderoni sin dalle prime ore del mattino viene fatta bollire la pezzata. Una ricetta semplice, dal sapore antico, che ricorda quei tempi in cui davvero non si buttava via niente. Qualche odore e cinque ore di cottura. Questo il segreto del piatto dei pastori impegnati nella transumanza. In tal modo si recuperavano le pecore che morivano durante il viaggio. Quest’anno la pezzata ha tagliato il traguardo delle 50 edizioni. Per un anniversario così importante il regalo è arrivato da Expo, che ha concesso il suo patrocinio a una manifestazione tra l’altro già inserita nel circuito delle sagre più importanti d’Italia. In fondo se la gente fa centinaia di chilometri per partecipare, un buon motivo deve pur esserci.
Capracotta. A Prato Gentile gran pienone per la 50esima edizione della Pezzata
