Quelle telecamere non sono di certo passate inosservate in paese. Per una settimana una troupe della televisione pubblica del Giappone, la Bs Nippon, ha messo le tende a Chiauci per raccontare la vita di tutti i giorni del piccolo borgo altomolisano. I colleghi giapponesi hanno parlato con la gente, hanno raccolto testimonianze sulle tradizioni, sul patrimonio storico e sulle ricette tipiche del paese, per poi realizzare una puntata speciale destinata a un programma visto mediamente da un milione di telespettatori. Certamente quella della troupe giapponese è stata una presenza insolita, ma fino a un certo punto: «Nel paese del Sol Levante – ha spiegato la regista Yuki Koikeda al quotidiano telematico l’Osservatore d’Italia – la cultura italiana è molto apprezzata. E piacciono molto i borghi, prevalentemente di piccole dimensioni, con i centri storici caratteristici». Non a caso anche gli operatori che hanno registrato immagini e raccolto interviste sono rimasti entusiasti di Chiauci e dei suoi sapori. Oltre alle grandi città d’arte come Roma o Firenze, anche piccole realtà come quelle del Molise possono dunque dire la propria dal punto di vista turistico, a patto che si passi ai progetti concreti, dopo anni di parole al vento, ripetute fino alla noia. Ma Chiauci non ha affatto intenzione di lasciarsi sfuggire questa occasione. Per il sindaco, Carmine Di Vincenzo, «l’arrivo della troupe giapponese – ha detto – è stata senz’altro una piacevole sorpresa, ma soprattutto una vetrina inattesa, dalle indubbie potenzialità. Per noi – ha concluso – rappresenta un grande opportunità da cogliere, uno stimolo in più a fare bene nella progettazione dello sviluppo turistico del nostro paese».
Troupe televisiva giapponese a Chiauci per realizzare uno speciale sul borgo molisano
