6 C
Campobasso
sabato, Aprile 20, 2024

Comitato impeachment popolare: “Basta fango sul Molise. Dimissioni per Frattura!”

AperturaComitato impeachment popolare: "Basta fango sul Molise. Dimissioni per Frattura!"

di EMILIO IZZO

Adesso basta! Il Molise e i molisani non meritano quest’ondata di fango e questa classe politica indegna di rappresentarli! Un conto è votarli per metterli alla prova, per dargli l’opportunità di far coincidere le loro promesse con i fatti, un’altra è far perdere di credibilità un’intera cittadinanza regionale. E siamo abbondantemente sommersi di fango, tanto da essere discussi di sovente fuori dai confini regionali dove, numerosi nostri corregionali sono scappati per non soccombere a questa terra amara e priva di futuro, ma che loro malgrado, nonostante si siano fatti una posizione e spesso anche onore, devono subire l’onta di essere tacciati come quelli della terra delle banane più a nord che si conosca! E basta! E si badi bene, non mi interessano le cronache giudiziarie, tantomeno le attività delle procure a fasi alterne, tanto alterne che piuttosto che perseguire a prescindere dalle simpatie o dalle amicizie di turno, si lasciano magistrati liberi di indagare e rinviare a giudizio chi ti sta sui coglioni per poi sostituirli ed allontanarli quando questi si accingono ad inseguire qualcun altro a loro caro. E peggio ancora con la complicità di fraterne figure inserite nel sistema della sicurezza, ahimè! Anzi, ahinoi! Fabio Papa insegna! No, quello che mi indigna è la strafottenza con la quale professionisti ed imprenditori si appropriano della gestione della cosa pubblica per fare interessi personali. Il caso Scarabeo, il caso, Facciolla, il caso Ciocca, il caso Petraroia, il caso Nagni e il casissimo Frattura, la dicono lunga e chiara su quello che sta succedendo all’interno del palazzo del popolo esautorato del popolo! Troppo facile e troppo meschino aspettare le cronache giudiziarie per individuare qualcuno o qualcosa in odore di illecito, aldilà della cronaca da tribunali, evidenti e giornalieri sono le vicende torbide che avvolgono gli “eletti” in consiglio regionale. Basterebbe una per tutte citare, la già più volte citata, proposta di legge regionale per il dimezzamento delle indennità ai consiglieri, miseramente portata in discussione dopo oltre un anno dalla sua presentazione e “discussa” in ore notturne per evitare lo sguardo degli “indignati” cittadini molisani e per respingerla senza arrossire e senza preoccuparsi delle centinaia di lavoratori rimasti senza lavoro proprio a causa delle incapacità gestionali dei nababbi di cui trattasi! Parliamo di gente che senza fare nulla per la collettività, percepisce le più laute prebende del belpaese, parliamo dell’Italia: e ho detto tutto! Ovviamente, inversamente proporzionale, gli stessi unti sono capaci di ben altre porcherie da porre in essere per depredare il bene pubblico per incrementare le loro “aspettative” personali, diciamo così!. Altro che arresti e rinvii a giudizio, parliamo di quotidianità, di quella che minuto per minuto ci fa apprendere dei rapporti molto stretti esistenti tra bene pubblico e bene personale. E sì, poco sopra citavo l’intera giunta e non il solo malcapitato Scarabeo alle prese con la procura isernina. Facciolla (ex?! professionista) molto interessato allo sviluppo dell’affare eolico selvaggio o alle megadiscariche in odore, molto odore di criminalità organizzata, Petraroia il comunista, (ex segretario sindacale e arcivescovo mancato), vicinissimo agli immigrati, tanto vicino da seguire molto amorevolmente (insieme al sindaco di San Giuliano di Puglia e al prefetto di Campobasso) tutto l’iter per far approdare a San Giuliano quel centro HUB per costipare e violentare circa mille disgraziati e per fare un grosso e grasso favore ai delinquenti di Mafia Capitale, Ciocca l’altro comunista (immaginiamo ex geometra ed ex presidente dell’ordine medesimo) tanto vicino ai lavori del terremoto come delegato alla ricostruzione e vicino a chi se ne occupa e tanto vicino ai lavoratori della Protezione Civile, tanto vicino da eliminarli tutti in attesa, presumibilmente, di poter occupare gli spazi con suoi amici, così come già accaduto per i colleghi di disgrazia della Molise Dati, “accompagnati” amorevolmente alla porta per essere sostituiti con altri amici sostenitori, grazie anche e soprattutto per intercessione dell’altro suo sodale “compagno” Petraroia, il sornione Nagni (ex?) temerario sostenitore dei trasporti, tanto su gomma, quanto su rotaie, ineguagliabile nello scontentare gli utenti di entrambi, i secondi più volte appiedati a causa di motrici vecchie e superate, moltissimi altri arrivati a casa il giorno dopo se non addirittura abbandonati in aperte campagne dopo furiosi assalti alle diligenze ferrate da parte di indiati fuggiti dalle riserve, i primi, costretti a torpedoni e tormentoni per giungere al lavoro su pulman sostitutivi di treni mai arrivati, per lavori al viadotto Callora  mal gestiti e per querellle con le società di trasporto per mancati pagamenti tanto da ipotizzare un voluto sfinimento per licenziare i titolari  per poterli sostituire, probabilmente, con altri più allineati, Scarabeo (ex imprenditore?), incappato inaspettatamente, forse, nella macchina giudiziaria, ma certamente non esente da interessi verso le attività del suo gruppo, ma certamente non esente da responsabilità verso le tante attività produttive andate in disgrazia perché, a suo dire, la regione non poteva essere datore di lavoro dell’ex Ittierre o dell’ex Gam, in quanto il denaro pubblico doveva servire ad altri scopi, sperando ora che gli scopi non fossero quelli evidenziati dagli inquirenti! E potremmo parlare ampiamente anche di alcuni consiglieri delegati, per esempio l’altro comunista Ioffredi (ex professionista?), alla cultura che non esiste da quando ci si è inventati la Fondazione (controllabile) a danno dell’assessorato (pubblico), svuotando con un sol colpo l’essenza stessa del mandato popolare, nonché i contenuti specifici del settore, ma presente più che in quota partito, in qualità di parente acquisito, lasciando operare tranquillamente Arco, buono sì per Iorio-Frattura, ma altrettanto buono per il solo Frattura! Camaleonti senza voti né consensi, presenti con mandati ad hoc o con bandi da “la sai l’ultima”! Serietà, questa sconosciuta! Per ultimo ma non ultimo, ciliegina sulla torta di fango, il presidente Frattura (ex professionista, ex imprenditore, ex Forza Italia, ex braccio destro di Iorio, ex…?!), bugiardo incallito tanto da inventarsi ospedali pubblici per poi svenderli assentandosi su tavoli ministeriali e facendo il gioco della sanità privata, firmando petizioni per riduzioni drastiche di emolumenti, recuperando nottetempo rimangiandosi il suo stesso scritto, dispensando centrali ad amici e conoscenti con il parafulmine dei risarcimenti pubblici, inventandosi metropolitane dove mancano persino le diligenze per favorire i soliti noti, intascando fonti pubblici per opere mai realizzate e mai da realizzarsi, perorando inchieste su altri guardandosi bene dall’allontanare quelle su se stesso, sollecitando conciliazioni per esponenti del suo partito a fronte di danni mai provati e difficili da provare ma causando esborso per l’erario e per la credibilità (!) dell’ente rappresentato…..e stancamente molto altro! Insomma, deus ex machina, regista di tante comparse e comprimari al gioco e al servizio del tornaconto! Fango! Questo il fango quotidiano, altro che magistratura, ce n’è abbastanza per lasciare, questo sì nottetempo, la gestione della cosa pubblica. Chi scrive, in solitaria, ad eccezione di qualche amico, additato come protagonista, allarmista, visionario da parte di buona parte di rappresentanti pubblici, poco tempo fa lanciò il Comitato per l’Impeachment Popolare per chiedere le dimissioni di Frattura e in poco tempo siamo diventati parecchie centinaia, in poco tempo in tanti hanno calcato il mio slogan molti dei quali elettori e rappresentanti politici dello stesso schieramento del presidente, molti dei quali mi dicevano di demordere.  Ormai il solco è tracciato e non c’è giorno che noti esponenti della società civile non chiedano ad alta voce le dimissioni di Frattura, rimane isolato ed immotivatamente silente in q
uesto senso, l’apparato sindacale (eccezioni individuali a parte), il quale, testardo e colpevole continua a chiedere tavoli a chi in tavola non ha niente da portare vista la strada intrapresa, quella delle scelte amichevoli e dell’interesse personale. Interessi di famiglia in famiglia. FANGO! Saremo ancora davanti e dentro il Consiglio per chiedere il conto! Salato! DIMISSIONI!

 

 

Emilio Izzo

Ultime Notizie