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sabato, Aprile 20, 2024

Sanità, parte l’iter per l’approvazione della legge di riordino. Intanto i comitati si preparano a indire il referendum abrogativo

AperturaSanità, parte l'iter per l'approvazione della legge di riordino. Intanto i comitati si preparano a indire il referendum abrogativo

di ANNA MARIA DI MATTEO

La sanità molisana è nel caos assoluto, condizionata pesantemente anche dall’ormai famigerato decreto Balduzzi, il cui regolamento attuativo è stato pubblicato, nei giorni scorsi sulla Gazzetta ufficiale. Un adempimento che, di fatto, dà il via libera alla revisione dell’attuale organizzazione della sanità del Molise.

Dal governo arriva qualche timido segnale di apertura sulla possibilità di concedere al Molise una deroga in relazione al dea di secondo livello. Una richiesta avanzata dal senatore Roberto Ruta e che invece avrebbe dovuto fare a tempo debito, il governatore Frattura.

In realtà, la partita della sanità si gioca su due tavoli: quello, appunto del decreto Balduzzi e quello della legge di riordino dell’intero sistema regionale.

Sul primo, c’è da segnalare l’intenzione, da parte del centrodestra alla Regione, di impugnare il provvedimento se non saranno apportati correttivi o concesse deroghe.

L’altra partita riguarda la legge di riordino della sanità, elaborata dalla Giunta.  Per l’occasione la Quarta Commissione consiliare ha organizzato le audizioni con le associazioni, i comitati, gli ordini professionali, i sindacati. Ma il giudizio unanime è stato negativo, al punto che in molti hanno parlato di farsa al termine delle riunioni.

Sta di fatto che le audizioni sono state completate quasi a tempo di record e domani la proposta di legge approderà in Commissione.

Si aprirà, dunque l’iter che porterà il testo all’esame del Consiglio regionale al quale spetterà il compito di concedere il via libero definitivo.

Molto dipenderà anche dal lavoro che sarà svolto in Commissione. Se, cioè, saranno accolte le richieste e osservazioni emerse nel corso delle audizioni.

Ma nel frattempo, in attesa che la legge segua il suo iter per l’approvazione, i comitati e le associazioni si stanno già organizzando per avviare la raccolta delle firme per l’indizione di un referendum abrogativo della legge. Perché – hanno denunciato i promotori dell’iniziativa – se la legge dovesse essere approvata, così com’è, rappresenterebbe la morte della sanità pubblica molisana.

 

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