di ANNA MARIA DI MATTEO
Sulla gestione integrata delle risorse idriche è stato siglato un accordo tra la Campania ed il Lazio, con un atto aggiuntivo che riguarda anche il Molise.
Il protocollo d’intesa regolamenta il trasferimento dell’acqua tra le regioni per garantire la sostenibilità tecnica, sociale ed economica del servizio, riferita ai bacini del fiume Volturno. E l’atto aggiuntivo,sottoscritto con la Regione Molise riguarda la elaborazione di uno studio riferito alla galleria drenante del San Bartolomeo e alla derivazione dalle sorgenti del fiume Biferno. L’obiettivo, è scritto nell’atto, è quello di salvaguardare e valorizzare le risorse idriche nell’alto bacino del Volturno.
Sugli accordi interregionali per la gestione delle risorse idriche, nei giorni scorsi era intervenuto il presidente della Regione Frattura che, nel motivare il commissariamento della Molise Acque, aveva sottolineato come il Molise, in questi anni, abbia ceduto quasi a titolo gratuito la propria acqua alle regioni limitrofe, in particolare alla Campania. Una operazione assolutamente antieconomica per il Molise, al punto da spingere il governatore ad ipotizzare una revisione degli accordi attualmente in essere. Una situazione della quale, sempre secondo il presidente della Regione, è responsabile anche la Molise Acque. Un’accusa che Piero Neri, ala guida dell’ente e defenestrato dal governatore, ha respinto al mittente. «Gli accordi li siglano le Regioni – ha tagliato corto – Frattura dovrebbe saperlo. La Molise Acque su questo argomento, non ha potere, perché – ha concluso Neri – a decidere è il governo regionale».
Il Molise è ricco di acqua, acqua per altro di ottima qualità che distribuisce alle regioni limitrofe ma a prezzi del tutto inadeguati. Questa l’accusa di Frattura, pronto a rivedere i termini dei protocolli d’intesa affinché la Regione tragga un reale beneficio economico dallo sfruttamento delle sue sorgenti.
