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venerdì, Aprile 19, 2024

Indennità, vitalizi e privilegi: un Consiglio regionale di Paperoni. La denuncia di Indignati e sindacati

AperturaIndennità, vitalizi e privilegi: un Consiglio regionale di Paperoni. La denuncia di Indignati e sindacati

di GIOVANNI MINICOZZI

Settimana decisiva per la legge di stabilità regionale (finanziaria 2015) che dovrebbe essere licenziata nelle prossime ore dalla Prima commissione di palazzo Moffa per poi approdare in aula il 27 aprile.

Terminate le audizioni, si creano soluzioni a tutti i problemi sollevati dai diversi soggetti ascoltati. Per altro, nei collegati alla legge è prevista la riforma di quasi tutti gli enti subregionali: agenzia di protezione civile, consorzi industriali, Finmolise, Molise dati, Iresmo e via dicendo. Secondo molti osservatori, però, le modifiche peggiorerebbero l’attuale situazione  e sono in molti a chiedere aggiustamenti in aula. Ma la parte più indigesta riguarda la reintroduzione dei vitalizi per gli attuali ed i futuri consiglieri regionali, aboliti nel 2012. La norma proposta nella legge di stabilità, benché mascherata in un capitolo dedicato alla riduzione delle spese, di fatto incrementa i costi della politica per circa 700mila euro all’anno , nonostante il deficit di oltre quattro milioni di euro annui accumulato per pagare gli attuali vitalizi.

Sulla questione è intervenuto il comitato degli indignati: «Questo Consiglio regionale, nella sua totalità, in campagna elettorale aveva promesso di dimezzare le indennità ed invece le ha aumentate a dispetto della volontà di circa seimila cittadini che hanno sottoscritto la proposta di legge di iniziativa popolare – hanno detto – Non soddisfatti dei disastri fin qui combinati, si apprestano addirittura a reintrodurre il vitalizio alla faccia della grande massa di disoccupati, precari e pensionati che non riescono a pagare le bollette. Molti si illudevano di aver toccato il fondo con la presidenza di Michele Iorio, ma questi politicanti sono di gran lunga peggiori», ha concluso il comitato, invitando tutti i ci8ttadini a partecipare ai lavori del Consiglio regionale.

Giudizio critico sia nel merito che nel metodo è stato espresso anche dalla Cgil e dalla Uil. «I nuovi vitalizi ed i requisiti per il pensionamento dei politici regionali rappresentano un privilegio che esula dalla riforma Fornero, la quale ha innalzato l’età pensionabile, con pesanti ripercussioni sulla vita delle persone», ha detto Sandro del Fattore. La Cgil ha giudicato sbagliata anche la scelta sui ticket sanitari e sulle addizionali Irpef che non contemplano alcuna forma di progressività legata al reddito.

Il sindacato, infine, ha criticato il mancato confronto con la Regione sulle decisioni riguardanti gli enti subregionali e le società partecipate.

«Sono settimane che chiediamo un adeguato confronto sulle ante vertenze ancora aperte – ha detto Tecla Boccardo della Uil – ma purtroppo costatiamo che le norme di razionalizzazione e riordino di enti e partecipate previsto in finanziaria contengono s celte che chiudono ogni possibilità di confronto ulteriore. Ci troviamo – ha concluso Boccardo – dinanzi ad un’altra occasione persa per utilizzare le risorse utili per il lavoro, il sociale e lo sviluppo».

Dunque la finanziaria approvata dalla Giunta è già diventata terreno di scontro sociale e politico.

 

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