12.7 C
Campobasso
venerdì, Marzo 29, 2024

Larino, Ciocca incontra cittadini e imprese per la ricostruzione. Unica certezza l’incertezza

AperturaLarino, Ciocca incontra cittadini e imprese per la ricostruzione. Unica certezza l’incertezza

di MICHELE MIGNOGNA

Il piglio è sempre quello, uomo di lotta e di governo, il duro del comunismo che snocciola dati e numeri, il piglio di quello che non deve chiedere mai. Nemico per eccezione, e sono parole sue, “nonostante quello che dica o scriva una certa stampa poco amica o poco seria”, va da se che il Ciocca, anzi il Nostro per usare un termine caro a Frattura, ha anche una stampa amica, e poi accusa gli altri di chiedere mance. Ma andiamo con ordine, la colpa ovviamente di quelli di prima, nonostante siano passati due anni dal loro insediamento, e nonostante un suo stretto collaboratore sia stato candidato e trombato, alle scorse regionali proprio con il nemico giurato di Ciocca, Michele Iorio, ma si sa la sinistra molisana è multilingue e multisedere. Quali sono i dati? quelli che arrivano si e no al 2013, con le imprese che da devono ricevere i pagamenti ancora del 2014, di tutto il 2014, e di una ricostruzione, che nei casi più virtuosi arriva al 50 per cento, escluso San Giuliano chiaramente. Dice che il pregresso sarà saldato tutto, il problema è il futuro per il quale non c’è certezza e non perchè non ci sono i fondi, i fondi ci sono, quelli della delibera CIPE, solo che, come abbiamo scritto qualche settimana fa, sono fondi che vengono erogati a rendicontazione, il che significa che le imprese del territorio devono continuare ad anticipare soldoni, poi presentato gli stati di avanzamento alla struttura che ante Ciocca era la Protezione Civile, oggi non si sa cos’è, loro vanno a Roma e quelli forse gli danno i soldi, ecco la situazione, nè più nè meno, e chi dice il contrario o è fesso o è in malafede. Non solo, sia il Sindaco di Larino, Vincenzo Notarangelo, che lo stesso Ciocca, hanno ammesso che dal fondo per la ricostruzionesono stati “distratti” soldi per altre emergenze come la sanità o i trasporti, se cosi fosse fanno bene le imprese che ancora devono essere pagate a incazzarsi. Ma il problema più grande resta il patto di stabilità, ed essendo i fondi per la ricostruzione agganciati al patto di stabilità, la Regione non può spenderli, e stanno ancora che devono chiedere la proroga al patto. In buona sostanza a Larino Ciocca non è venuto a dire nulla di nuovo e nulla di importante, se non la totale incertezza per il futuro, incertezza che se non risolta immediatamente, mette a rischio i fondi della delibera CIPE che devono essere spesi tassativamente entro il 2018, altrimenti saranno persi. Questa è la situazione, chi si aspettava da Ciocca, date certe e tempistica chiara, si è dovuto subito ricredere perchè appunto, non c’è certezza su nulla. Non sa dare risposte sulle classi “A Bis”, immobili agricoli per intenderci, e che secondo lui sono un’aberrazione in termini di legge. Insomma ha fatto una bella passeggiata sulle colline basso molisane, una buona birra alla fine dell’incontro e da oggi le imprese stanno ancora a zero e i cittadini fuori casa, tecnici, sindaci e cittadini sono andati via rassegnati all0idea che la ricostruzione in Molise presto sarà una chimera, un ricordo, una giornata da commemorare e nulla più, ecco il modello Ciocca – Tosto – Frattura.

Ultime Notizie