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sabato, Aprile 20, 2024

Assalto terroristico al Museo del Bardo di Tunisi, sei turisti di Bojano salvi per miracolo

AperturaAssalto terroristico al Museo del Bardo di Tunisi, sei turisti di Bojano salvi per miracolo

di GIOVANNI DI TOTA

I parenti li hanno riconosciuti dalle immagini andate in onda sui circuiti internazionali. Poi, ai famigliari, i sei croceristi di Bojano coinvolti a Tunisi nell’assalto al Museo del Bardo hanno inviato un sms: stiamo tutti bene.

Quella della visita ai mosaici romani nella capitale tunisina è una delle tappe fisse dell’escursione. Oggi finita in un bagno di sangue, dopo l’attentato nel quale due terroristi hanno cominciato a fare fuoco sui turisti in gita. “Ci sparano”, ha telefonato qualcuno. Altri hanno scattato foto coi cellulari postandole sui social.

Il Museo, in pieno centro a Tunisi, è stato circondato dalle teste di cuoio dell’esercito e da lì in avanti è stato il caos. Decine sono riusciti a scappare, altri sono rimasti a terra.

Il fuoco l’hanno aperto i due terroristi dell’Isis, che ha poi rivendicato l’attentato, su un pullman pieno di persone, che aspettavano di scendere per visitare il museo dei mosaici.

I due attentatori si sono rifugiati nel museo e qui hanno sparato addosso alla gente. Uno degli accompagnatori dei croceristi della Costa ha aperto una porta posteriore del Museo e da qui ha liberato decine di ostaggi, almeno duecento dei quali arrivavano dalla nave italiana.

Tra questi anche i sei turisti partiti da Bojano. Tra loro Filomena Manna e Maria Teresa  Iannetta, madre e figlia, quest’ultima è riuscita a contattare casa e parlare al telefono con la sorella rimasta a Bojano per rassicurarla sulle loro condizioni di salute: siamo salve, le ha detto, ci siamo spaventate a morte ma per fortuna siamo vive e stiamo bene. Poi il messaggio fatto recapitare all’Ansa sempre via sms: ci proibiscono di parlare con i giornalisti.

Eccezionali le misure di sicurezza predisposte dalla polizia di Tunisi, che ha alzato una vera e propria cortina intorno alla zona portuale.

Sgomento a Bojano per la terribile esperienza che hanno vissuto i sei concittadini, la cui vacanza da svago e divertimento è diventata orrore. Oltre alla madre e alla ragazza, ci sono Mauro e Marco D’Arcangelo, padre e figlio, una donna inglese, Susanna Leet,  che vive nella città matesina. Ma sulla Costa Fascinosa, rimaste però sulla nave  ci sono anche una madre e la figlia di Termoli. La donna ha regalato la crociera alla ragazza che da poco ha compiuto 18 anni. Due delle vittime sarebbero italiane, anche queste del gruppo sbarcato dalla Fascinosa per andare a scoprire le bellezze di Tunisi. Macchiate di sangue e della follia dei terroristi dell’Isis.

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