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martedì, Aprile 23, 2024

San Giuliano di Puglia, cemento a terra e cattedrali nel deserto l’altro volto della ricostruzione

EvidenzaSan Giuliano di Puglia, cemento a terra e cattedrali nel deserto l'altro volto della ricostruzione

MICHELE MIGNOGNA

Non c’è solo la scuola enorme e per tre quarti vuota, ci sono meno di cento alunni, in quella zona di San Giuliano che ha trasformato il volto della piccola cittadina del cratere sismico, la zona della scuola, infatti, è diventata una cosa altra, da decifrare e da capire soprattutto. Tanto cemento a terra, tanti soldi buttati all’aria e strutture tristemente e desolatamente vuote tanto che anche il Budda in persona avrebbe qualche stizza di nervosismo. Non c’è nemmeno solo lapiscina olimpionica, per il momento gestita da una società di nuoto. C’è anche unLaboratorio, un Centro Polifunzionale, per farci cosa non si sa poiché è un magazzino a tutti gli effetti, e c’è anche un Museo, anche questo di cosa non si sa visto che è completamente vuoto, non solo, oltre al palazzetto dello sport, triste ricordo per i molisani dei giorni dei funerali dei ventisette angeli di San Giuliano, stanno costruendo, si ancora costruiscono, un altro campo di calcio e altre diavolerie. Tutto questo per ottocento abitanti, in stragrande maggioranza anziani e i giovani che vanno viaquesta è la faccia più brutta del terremoto molisano. Milioni di euro spesi in strutture che mai nessuno utilizzerà, i laboratori dovevano servire prima all’Università del Molise, che non ha mai pensato di spostare nemmeno un banco a San Giuliano, poi dovevano farci un centro sperimentale per l’olio di oliva, anche qui senza che mai nessuno avesse avviato un progetto, cosi come per il centro polifunzionale,nessuno ha mai capito bene cosa, gli scienziati politici di San Giuliano dovessero mai farci, è un mistero per tutti. Soprattutto tanto spazio sottratto alla natura e coperto con immane indifferenza da cemento, grigio e freddo, l’opposto di quello che quel luogo dovrebbe rappresentare. Non è un mistero per chi su quelle strutture ha guadagnato tanti soldi, pur sapendo che mai sarebbero stati in qualche modo utilizzate. Un paese completamente trasformato dalla smania di costruire, attenzione non ricostruire, costruire tutto, e se qualcosa non c’è ce la facciamo, cosi avranno pensato gli amministratori, che dalla data del sisma non sono mai cambiati. Intanto ci sono ancora centinaia di cittadini senza casa, la regione non stanzia più un solo euro per la ricostruzione, al netto delle fesserie che dice il cabarettista Ciocca. Decine di famiglie costrette a vivere ancora nei prefabbricati, e campi da calcio a go-go a San Giuliano di Puglia, questo è, questa è stata la ricostruzione di quel luogo dove nessuno vuole vederci chiaro.

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