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martedì, Aprile 30, 2024

Neve e pioggia, il Molise cerca di ripartire. La regione pronta a chiedere lo stato di emergenza

AttualitàNeve e pioggia, il Molise cerca di ripartire. La regione pronta a chiedere lo stato di emergenza

di MARCELLA TAMBURELLO

Nevicata da record quella che ha colpito il Molise tra giovedì e venerdì notte. Se da una parte, nell’Altissimo Molise, si contano i centrimetri di coltre bianca per entrare nel guinness dei record con i due metri e mezzo di neve a Capracotta, dall’altra si contano invece i  danni. Il presidente Paolo Frattura ha già annunciato che la regione è pronta ad attivare la richiesta di stato di emergenza per i danni subiti da tutto il Molise, sia a causa della neve che per le forti piogge che hanno interessato gran parte del territorio mettendo a serio rischio anche l’agricoltura oltre che persone e cose. «I tecnici della protezione civile – ha detto il governatore – stanno lavorando per stimare i danni subiti e già dalla prossima riunione di giunta deliberemo la richiesta di stato di emergenza».
Intanto ovunque si cerca di tornare alla normalità. A Campobasso la riapertura delle scuole è il primo segno tangibile di ripresa. Gli uomini  e i mezzi del comune e della provincia continuano a lavorare per ripulire le strade e soprattutto i marciapiedi dove è stata accumulata la neve. I vigili del fuoco sono ancora impegnati per rimuovere tutti gli alberi che proprio a Campobasso, per il peso della neve e per il forte vento, sono caduti sulle macchine, sulle case, sui cancelli delle abitazioni e, in alcuni casi, chiudendo il passaggio di molte strade, sia nel centro cittadino che in periferia e anche nelle vicinanze delle scuole preoccupando molti genitori. Quasi ovunque è tornata la corrente elettrica, eccezione per la contrada Pagliarini di Vinchiaturo ancora senza luce. Dopo la soppressione dei collegamenti ferroviari per Napoli e Roma che nemmeno ieri sono partiti, oggi anche trenitalia ha comunicato la ripresa della tratta Campobasso – Venafro che è stata ripulita da alberi e neve.
Un’ondata di maltempo storica che farà ricordare questo fine inverno molto a lungo.

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