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venerdì, Aprile 19, 2024

Casa degli Angeli di Papa Francesco, presto sarà un vero centro per i più deboli

AttualitàCasa degli Angeli di Papa Francesco, presto sarà un vero centro per i più deboli

di MARCELLA TAMBURELLO

Non sarà più semplicemente una mensa aperta tutti i giorni a pranzo e a cena. Oltre 400 volontari, 40 responsabili, 1200 pasti caldi al mese, un dormitorio che ospita dalle 5 alle 18 persone ogni notte, e presto ci saranno tanti altri servizi. Sono i numeri della casa degli angeli di Papa Francesco inaugurata il 5 luglio scorso con la visita del Santo Padre in Molise. Una giornata storica per tutta la regione. In quell’ex asilo nido dismesso, il comune di Campobasso con la Diocesi e la Caritas decisero di creare una mensa per i più deboli, sia famiglie molisane in difficoltà sia immigrati.
Il sindaco Antonio Battista dopo il lavoro portato avanti, dal 5 luglio ad oggi, in conferenza stampa ha annunciato di aver concluso l’iter istituzionale per affidare alla Caritas, in comodato d’uso, la struttura di via Monte san gabriele,  per 15 anni, esattamente 9+6 .
«Un gesto importante – ha commentato l’arcivescovo di Campobasso – Bojano, Monsignor Bregantini – soprattutto in questo momento di povertà diffusa. Sarà la casa di tutti, di chi ha bisogno e dei volontari che vorranno aiutarci a portarla avanti» – ha detto ancora Bregantini durante la conferenza stampa, ringraziando il sindaco Battista e ricordando anche il finanziamento ricevuto dalla Cei.
Don franco D’Onofrio, presidente della Caritas  di Campobasso, impegnato in prima persona con la casa degli angeli, ha ringraziato pubblicamente i tanti volontari e le tante persone che dal 5 luglio non hanno mai smesso di aiutarlo con la gestione della struttura. «Andiamo avanti con circa 600 euro al mese per preparare 1200 pasti – ha detto Don Franco – perché i beni principali, pasta, latte, riso, carne, frutta, ci sono donati da piccoli commercianti, dalla grande distribuzione o da semplici cittadini che passano a trovarci. Con la Casa degli angeli abbiamo messo in campo un grande progetto, sociale ed educativo – ha aggiunto – e grazie al finanziamento della CEI riusciremo ora a creare un vero dormitorio, 2 mini alloggi per famiglie in difficoltà, un centro di ascolto itinerante con gli angeli della notte, un servizio di docce per i senza tetto, un ambulatorio, una lavanderia sociale dove tutti potranno lavare i propri vestiti, un emporio dove si potranno acquistare beni di prima necessità con una tessera a punti che servirà a monitorare le famiglie in difficoltà e poi ci sarà la banca del tempo, un gruppo cioè di professionisti che metterà a disposizione dei più deboli il proprio tempo e le proprie competenze». Un progetto sicuramente ambizioso che avrà una spesa economica non eccessiva ma che avrà un risvolto sociale unico per la città di Campobasso e per tutta la regione.

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