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giovedì, Aprile 25, 2024

Neve e maltempo sul Molise. A Campobasso e Termoli la prima conta dei danni

AperturaNeve e maltempo sul Molise. A Campobasso e Termoli la prima conta dei danni

Dopo l’ondata di neve e maltempo delle ultime 24 ore, è possibile già tracciare un bilancio provvisorio dei danni. Le zone maggiormente colpite sono state quelle del Molise centrale (con Campobasso in testa) e il basso Molise dove è stata letteralmente flagellata la zona di Termoli.

CAMPOBASSO

Una nevicata abbondante, mezzo metro di neve su Campobasso. Nelle prime ore del mattino lo scenario alle porte della città era siberiano. Macchine ai bordi della strada, lasciate nella notte, quando le precipitazioni hanno raggiunto il picco. Alberi caduti o piegati dal peso della neve. Chi si era messo alla guida per lavoro o emergenze ha avuto notevoli difficoltà. Poi l’arrivo dei mezzi spazzaneve. Ma dalla zona industriale diverse le segnalazioni di problemi per gli automobilisti. Si circola sulla tangenziale anche se con cautela.
Circolazione non proprio fluida nel centro cittadino a causa di accumuli di ghiaccio e poltiglia nevosa. Diversi i casi di persone che sono scivolate. Una signora è finita con una gamba sotto un’auto all’incrocio di Via Tiberio. Tra i soccorritori una troupe di Telemolise. Macchine sommerse di neve ai bordi delle strade e gente impegnata a liberare garage e ingressi di casa. I soliti disagi nelle contrade e nel centro storico, dove i residenti lamentano una mancanza di pulizia almeno decente e ci sono molti anziani. Lamentele anche dalla zona dell’ospedale Cardarelli e verso la Cattolica. Difficoltà pure per gli autobus di città. I bobcat e i mezzi della Sea sono in azione. E’ mancata la luce in diversi punti e saltata la linea telefonica. Linee dei vigili del Fuoco intasate e tanti interventi.
Ma la situazione più complicata e preoccupante è dovuta agli alberi. una vera e propria strage in città. Decine e decine le piante appesantite dalla neve che si sono spezzate finendo in strada, sulle macchine, a ridosso delle case. un vero pericolo. In Via Manzoni, Villa Flora, Parco dei Pini, Via Piave, nel Giardino del convitto Mario Pagano, all’Asilo Nido, a San giovannello e San Giovanni. In po’ ovunque. Completamente ostruita la salita verso i Monti, Viale del Castello. Ma la criticità maggiore poco più sotto, via Garibaldi. Un dramma per chi ci vive. Molte le macchine schiacciate dagli alberi spezzati. Danni enormi, per la disperazione dei proprietari

TERMOLI

Basso Molise messo a dura prova dall’ondata di maltempo. Se nelle parti più interne è la neve a creare disagi, sulla costa è la pioggia e il forte vento a fare danni. La giornata di ieri è stata critica. Il Sinarca ha straripato in più punti allagando terreni, case e aziende prima di raggiungere il mare. La fondovalle oggi è stata riaperta, ma il torrente è ancora in piena e fa paura. I campi sono sommersi e per questo le forze dell’ordine sconsigliano di percorrere l’arteria, meglio scegliere altre strade. La situazione infatti può cambiare anche in pochi istanti. Allagamenti pure a Rio Vivo dove il mare è arrivato fin dentro le case insieme alla sabbia, che il Comune giorni fa aveva sistemato per arginare la furia del mare che però ha travolto tutto. Proprio in municipio da questa mattina è attivo il centro operativo per coordinare gli interventi sul territorio. E’ stato messo a disposizione anche un numero per le emergenze lo 0875712232. E da questa mattina campi allagati e colture già in fiore e ormai rovinate anche nell’azienda agricola Desiderio tra Termoli e Larino, che puntualmente fa i conti con gli argini del Biferno che non reggono la portata dell’acqua. Il fiume è infatti straripato in più parti e gli occhi sono tutti puntati sulla diga e sullo scarico di fondo aperto già da due giorni e che a guardarlo fa paura. Da ieri c’è un rilascio d’acqua di 90 metri cubi al secondo, che verrà portato a 150 come già comunicato alla Prefettura. Ma da Molise Acque assicurano che non c’è nulla di eccezionale e che il Biferno è straripato non per il rilascio dell’acqua dalla diga, ma per colpa del Cigno, un affluente, che ha aumentato considerevolmente la sua portata. Disagi per il forte vento poi non solo sulla costa, dove diversi alberi sono caduti, ma anche nell’interno per il crollo di alcuni tralicci dell’Enel che hanno provocato un black out ad Acquaviva, Palata e Castelmauro, dove da oggi l’elettricità è tornata a singhiozzo. Anche in Abruzzo la situazione è critica, proprio al confine con il Molise a San Salvo tanti i danni: interi quartieri allagati, strade piene di fango, aziende costrette a fermare la produzione tanto che il sindaco ha chiesto lo stato di calamità naturale. Sulla stessa Trignina che collega la costa a Isernia molti svincoli sono stati chiusi.

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