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venerdì, Marzo 29, 2024

Progetto di ampliamento della chimica, dibattito aperto a Termoli

QDProgetto di ampliamento della chimica, dibattito aperto a Termoli

Sul tavolo c’è il progetto di ampliamento di una delle più importanti aziende del nucleo industriale di Termoli. Si tratta della Momentive, che punta su un materiale innovativo utilizzato nella produzione di pneumatici.
A fine 2014 il progetto dell’industria chimica ha ricevuto dalla Giunta regionale il giudizio di compatibilità ambientale, comprensivo della valutazione di incidenza ambientale.
Controlli, sicurezza e nuovi posti di lavoro ma anche la tutela della salute e dell’ambiente sono stati i temi al centro di un incontro organizzato dal Partito Democratico a Termoli.
”Si tratta di un problema sentito dalla cittadinanza termolese – ha spiegato il segretario cittadino, Antonio Sciandra – noi abbiamo voluto sentire le opinioni di varie realtà. Quando ci sono i pareri favorevoli non possiamo esimerci ma prendere atto. Vorremo comunque che ci fossero più controlli. Noi nel periodo pre elettorale – ha osservato – abbiamo chiesto di votare delle linee prorgrammatiche in cui c’era l’ampliamento delle fabbriche e dobbiamo fare vede alle linee che hanno fatto vincere il centrosinistra a Termoli”.
Contraria al progetto di ampliamento la Fondazione Lorenzo Milani che punta su uno sviluppo diverso del territorio, come osservato da Marcella Stumpo: ”sia per le modalità in quanto è mancato il coinvolgimento della popolazione, sia per i controlli per le difficoltà in cui versa l’Arpa dati i tagli, contrari infine perché non abbiamo ancora i dati del registro dei tumori e non abbiamo sicurezza che il rapporto rischi-benefici di questo ampliamento sia a vantaggio della popolazione’’. Favorevoli, in sostanza, i sindacati intervenuti con Marcello Giuditta per la Cisl, Lino Zambianchi per Cgil e Carlo Scarati per la UilTec. In questo caso posti di lavoro in ballo sarebbero una ventina.
‘’Un’opportunità data al territorio – ha spiegato Carlo Scarati – non solo di livello occupazionale ma soprattutto per mettere al passo le strutture e cogliendo l’occasione di un ampliamento e di una rivisitazione anche futuristica di questi siti molto probabilmente avremo una tecnologia più avanzata, ancor minor impatto ambientale, fermo restando che le aziende sono all’interno di parametri di gran lunga inferiori a quelli consentiti dalla legge e ci consentono di primeggiare nel panorama nazionale”.

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