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giovedì, Aprile 25, 2024

Comitati e associazioni si mobilitano per una grande manifestazione contro le politiche regionali

AttualitàComitati e associazioni si mobilitano per una grande manifestazione contro le politiche regionali

Lavoro, sanità, ambiente, ma non solo. Temi sui quali la contestazione rispetto alle politiche regionali è serrata. Il comitato contro le Camorre, in sintonia con gli indignati per i costi della politica e numerosi altri comitati e associazioni continuano la loro battaglia, una battaglia per diritti e dignità. E si sono riuniti confrontati per preparare una grande manifestazione. L’appello è rivolto al popolo, cittadini, lavoratori, movimenti e dunque associazioni e comitati.
«E’ ora di dire basta – ha detto Emilio Izzo, del comitato Molise, Abruzzo, Lazio e Campania contro le camorre – basta a politiche fallimentari, a una classe politica che ha fatto il suo tempo, anche se questo tempo non è mai cominciato. Bisogna difendere diritti e dignità. Ci sono interessi di chi detiene il governo di questo territorio e c’è una magistratura che se c’è – ha continuato – è distratta. Per questo – ha aggiunto Izzo – stiamo preparando una grande manifestazione popolare, rivolta a comitati, associazioni, lavoratori, cittadini, al popolo per portare in piazza e all’attenzione della politica regionale un malcontento diffuso. Il lavoro non c’è, e le promesse rimangono tali». Secondo il rappresentante del comitato contro le camorre il fallimento delle politiche regionali è palese su sanità, ambiente ma anche altri aspetti come turismo, cultura.
«La misura è colma» è il pensiero dei rappresentanti di associazioni e movimenti presenti alla riunione a Campobasso.
Sulla legge regionale di iniziativa popolare per dimezzare i costi della politica, per la quale gli indignati hanno raccolto le firme, oltre 6mila, i fari sono puntati sul consiglio regionale. «La proposta da discutere è al trentottesimo posto negli ordini del giorno. C’è la volonta di parlare e approvare questa legge da parte dei nostri amministratori?» è l’interrogativo degli indignati.
Intanto sabato a Isernia l’iniziativa per costituire il comitato per l’impeachment popolare nei confronti di Frattura.

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