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martedì, Aprile 16, 2024

Campobasso, polemiche sul bando per la distribuzione del gas. La coalizione civica denuncia: “Anomalie tecniche e politiche”

AttualitàCampobasso, polemiche sul bando per la distribuzione del gas. La coalizione civica denuncia: "Anomalie tecniche e politiche"

Palazzo San Giorgio. Polemiche sulla manifestazione di interesse per l’individuazione di una figura professionale che dovrà determinare il valore della rete del gas dell’intero territorio provinciale. Un bando che, secondo i  consiglieri della colazione civica, Francesco Pilone e Michele Coralbo, presenta diverse anomalie sia dal punto di vista tecnico che politico, in quanto la questione non è stata discussa nè in Commissione nè tantomeno in Consiglio. La nuova regolamentazione per la gestione e la distribuzione del gas prevede la costituzione di Ambiti territoriali minimi, gli Atem, e di una stazione appaltante, in questo caso il Comune di Campobasso,  cui i Comuni dell’Ambito ( 82 nella provincia) demandano il compito di rappresentarli in forma associata per bandire, gestire e aggiudicare la gara di affidamento del servizio di distribuzione. Secondo i consiglieri di opposizione il bando non è stato  posto all’attenzione di tutti gli amministratori interessati, inoltre mancherebbero le necessarie coperture finanziarie: ” Il bando – ha spiegato Corlabo – individua solamente la cifra (195 mila euro) del costo dell’advisor, tralasciando però le spese di gestione”. Dubbi, inoltre, sono stati espressi sui requisiti dell’advisor, una figura professionale che deve possedere adeguate conoscenze ed esperienza nel settore, nella maggior parte dei casi un ingegnere. Nel bando del Comune di Campobasso si parla, invece, di Partita Iva e di iscrizione alla Camera di Commercio, dunque, sempre secondo Coralbo, sarebbe rivolto ad una società. Una società che abbia inoltre operato, negli ultimi 3 anni ‘in servizi di consulenza, assistenza tecnica e amministrativa nella gestione di Fondi strutturali e di qualsiasi altro fondo o contributo’. Dunque non necessariamente nel settore gas. “Con questo avviso, tra l’altro copiato dal Comune di Siena – ha denunciato Coralbo – si rischia di affidare la gestione di un progetto da quasi 150 milioni di euro a soggetti sprovvisti delle competenze necessarie, che possono decretare la vita o la morte di piccole società da sempre impegnate nella gestione del gas”. Per queste ragioni i due consiglieri porteranno la questione in aula, sperando che le “anomalie”, poste in evidenza dai due esponenti dell’opposizione,  possano essere sanate prima della scadenza del bando, fissata per il prossimo 25 febbraio.

M.D.U.

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