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giovedì, Aprile 25, 2024

Gam e Zuccherificio in Consiglio regionale. Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione. Sullo sfondo resta il dramma di centinaia di persone che hanno perso il lavoro

AperturaGam e Zuccherificio in Consiglio regionale. Scambio di accuse tra maggioranza e opposizione. Sullo sfondo resta il dramma di centinaia di persone che hanno perso il lavoro

  di ANNA MARIA DI MATTEO 

Anche il Consiglio regionale ha commemorato le vittime dell’attentato terroristico di Parigi con un  minuto di raccoglimento, in apertura della seduta monotematica, convocata su due temi di strettissima attualità: filiera avicola e saccarifera. Una convocazione che era stata chiesta dall’opposizione. Ad assistere ai lavori una folta rappresentanza di lavoratori dell’azienda avicola bojanese.

 A nome della minoranza la consigliera Angela Fusco Perrella ha chiesto che il dibattito si aprisse proprio sulla vicenda Gam-Arena.  E la stessa Fusco aveva chiesto al governatore Frattura di fornire all’aula un aggiornamento sulla situazione attuale, anche in relazione all’interessamento di un imprenditore privato. Ma Frattura non ha voluto rispondere e quindi  è toccato all’ex presidente della Regione, Michele Iorio, ripercorrere le tappe della vertenza, sottolineando il ruolo di traino  che l’azienda avicola di Bojano ha svolto per anni all’interno dell’economia molisana.

“Un’azienda – ha ricordato – ormai chiusa da oltre un anno. Allo stato attuale non conosciamo la situazione . Sappiamo solo che è tutto fermo”.

Ed a proposito di chiusura, Iorio ha rimproverato alla Regione di non aver fatto nulla per impedire che l’attività si fermasse del tutto. “Il danno è stato enorme – ha denunciato ancora l’ex governatore – che sarà difficile recuperare. Sfumata l’ipotesi della socializzazione d’impresa, che prevedeva la costituzione delle cooperative per gestire l’azienda – ha proseguito – ora ci troviamo a vivere una condizione più delicata e difficile, perché nel frattempo c’è stata una perdita del valore di mercato e patrimoniale di circa 20 milioni di euro”. Una situazione dunque drammatica, quella che ha illustrato Michele Iorio nel suo intervento.

Poi la parola è passata al consigliere del Movimento Cinque Stelle.

“Ereditiamo un’azienda con una condizione debitoria pesantissima – ha replicato il presidente della Regione Frattura – Non siamo nelle condizioni di mantenere questa situazione. Ai lavoratori abbiamo spiegato la nostra idea di rilancio.Abbiamo spiegato a loro per primi, il nostro piano industriale – ha aggiunto – e la nostra scelta di chiudere il macello, dotato di macchinari ormai obsoleti. Mutamento dei contratti per i lavoratori, processi di riorganizzazione, ristrutturazione e qualificazione degli investimenti: questi i nostri primi passi”.

Poi Frattura ha parlato della socializzazione d’impresa. “Nel corso degli approfondimenti svolti nei singoli tavoli, da più parti sono state sollevate criticità, in particolare dai sindacati – ha spiegato Frattura – Nel frattempo alcuni imprenditori hanno manifestato interesse, come il gruppo Leocata che però ha dovuto rinunciare. Siamo andati avanti nel raffinare il piano industriale, ponendoci il pregresso, c0n i milioni di euro investiti”. E sulla manifestazione d’interesse arrivata da Aria Food, Frattura ha precisato che la Giunta regionale si è limitata a prenderne atto. 108 milioni di euro a regime è il fatturato stimato da Aria Food. “Nel frattempo cominciamo a discutere della gestione temporanea, ma sarà l’intero Consiglio regionale a decidere”, ha concluso Frattura.

Un intervento, quello di Frattura, che è stato una sorta di botta e risposta soprattutto  con Michele Iorio e che è stato caratterizzato dallo snocciolamento di cifre, numeri e delibere su una vertenza che al momento resta aperta.

L’aula ha quindi deciso, all’unanimità, di assegnare, con procedura d’urgenza, alla Prima e Seconda Commissione,  l’esame della delibera della Giunta sulla fase transitoria per la rirpesa produttiva dell’azienda. Un provvedimento che prevede tra l’altro un esborso, da parte della Regione, di 10 milioni di euro per la procedura concorsuale.

In agenda anche un’altra spinosa vertenza, quella dello Zuccherificio. Anche in questo caso solo tante parola. Ma nel concreto nulla. Di concreto, c’è ilnvece, il dramma di centinaia e centinaia di persone che sono senza lavoro e senza alcuna fonte di reddito.

E la politica continua a parlare.

 

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